
La Questura ha reso pubblica anche una descrizione della giovane: "Aveva 20/30 anni, i capelli chiari, era alta 1.64 e pesava 58 kg"
Appello della Questura di Roma oggi, lunedì 9 giugno, per l'identificazione della donna, trovata morta sabato pomeriggio a Villa Pamphili a Roma a un centinaio di metri dal corpo di una bambina di pochi mesi. In particolare, la polizia, che ha diffuso anche le foto dei tatuaggi della vittima, parla di "una donna dall'età presumibile di 20/30 anni", dunque, più giovane di quanto non si pensasse in un primo momento, dai "lineamenti caucasici". "Aveva i capelli chiari" e, spiega la nota, era con "alta 1.64 per un peso di 58 kg". Per le segnalazioni rivolgersi, aggiungono, al "numero unico d'emergenza 112" si legge nella nota.
Non si esclude che "la donna fosse con una bambina di tenera età, fra i sei mesi e un anno", che è stata ritrovata cadavere, poco distante e su cui si attende l'esame del Dna per capire se tra loro c'era una parentela. L'ipotesi è che possano essere madre e figlia. A quanto si apprende, il primo esame autoptico sui corpi della donna e della bimba non ha restituito "un quadro chiaro delle cause del decesso". Il medico legale si è riservato di eseguire ulteriori esami. Dall'esame autoptico sulla donna non sono emerse lesioni esterne evidenti. Tra le ipotesi sulle cause della morte della piccola c'è che possa essere stata strangolata.
Le immagini, diffuse dalla Questura, mostrano da sinistra in alto un primo tatuaggio che la donna aveva sulla parte interna del piede destro, vicino al malleolo, un secondo (nella foto in basso a sinistra) presente sulla fascia addominale superiore della vittima e un terzo (il riquadro a destra della foto) sulla parte esterna del braccio destro, all'altezza dell'omero. Infine un quarto sul braccio destro, altezza omero lato interno, che sembra rappresentare due pappagalli bianchi.