La religiosa all'Adnkronos: "Avevo emergenza in auto e dovevo passare. Non sono un'eroina, solo una normale cittadina che ha deciso di trovare una soluzione"
Vigilessa per un giorno nel pieno centro di Roma. E per necessità, visto che era alle prese con una vera emergenza e non si poteva perdere tempo: l''impresa' di Suor Emilia, raccontata in un video diffuso in esclusiva dall'Adnkronos che ha fatto il giro del web, ha visto la religiosa albanese impegnata a gestire, sneakers ai piedi e gesti perentori, un ingorgo stradale dalle parti del Colosseo. "Avevo in macchina un bambino malato oncologico -rivela all'Adnkronos- che dovevo portare a casa e non c'era nessuno che intervenisse. Un autobus è rimasto bloccato e allora io mi sono accostata sulla destra, sono scesa e alla fine ho mandato tutti a casa".
Mentre Emilia racconta la sua storia arriva un camioncino dell'Ama. "Guardi che faccio il vigile", ammonisce Emilia ridendo. "Ho visto il video", replica divertito il conducente, un giovane sulla trentina. La suora tiene a far sapere che non aveva "mai fatto una cosa simile. È stata un'esigenza del momento, c'era grande rabbia e le persone imprecavano. Io non sono un'eroina, solo una normale cittadina che ha deciso di trovare una soluzione in quel momento", spiega con l'umiltà che la contraddistingue.
"Il problema è che le persone non capiscono che quello che ho fatto io lo possiamo fare tutti. Credo che nella nostra società, profondamente egoista, manchino i valori fondamentali, come il rispetto per il prossimo. Nessuno prende degli impegni, tutti rimangono indifferenti". Emilia si dice "perplessa, dal fatto che i problemi ce li creiamo noi, perdendoci in sciocchezze. Ma i dolori veri sono altri, tipo una madre che non sa se il figlio riuscirà a sopravvivere a una malattia".
Arriva il pulmino che deve trasportare alcuni bambini in ospedale per le terapie, dietro un autobus e immediatamente qualche genitore presente chiama la suora: "Emilia, andiamo a fermarlo?", chiedono scherzando. Lei cosa direbbe al Comune di Roma per una migliore gestione del traffico? "Io non mi occupo di politica, non è il mio lavoro, mi occupo di volontariato", taglia corto Emilia.
Di volontariato la religiosa ne ha fatto e ne fa tanto. "Ho lavorato con i detenuti nelle carceri, poi con le vittime della tratta. Da quattro anni partecipo a questo progetto con i bambini in questa casa famiglia, mi piace tantissimo. Io gioco anche a calcio, sono nella Nazionale delle Suore, infatti sto per partire per Milano per una partita". Tutto il quartiere la conosce, per la sua semplicità ma anche per la sua grinta. Così, con un sorriso stampato in faccia, Emilia saluta da dietro il cancello della Casa perché "ci sono tante cose da fare anche oggi".