
Lo scrittore al Salone del Libro: "la popolarità di Trump è in calo, fiducioso che la storia si pieghi verso la giustizia"
Un papa della "gentilezza" che farà leva sulla "comprensione" nel solco già tracciato da Papa Francesco assumendo delle posizioni "in contrasto con quelle di Trump". Scott Turow, l'avvocato diventato maestro del legal thriller, salito alla ribalta con il bestseller 'Presunto innocente', non ha dubbi: il primo pontefice made in Usa non sarà "un guerriero". Al Salone del Libro di Torino con la sua ultima opera, 'Presunto colpevole', pubblicata in Italia da Mondadori, lo scrittore di Chicago esprime le sue prime sensazioni su Leone XIV. E riflette sull'inquilino della Casa Bianca, Donald Trump. "Nonostante tutto - afferma deciso - sono fiducioso. Sono convinto che Martin Luther King avesse ragione quando diceva che la storia si piega verso la giustizia. Io ci credo, credo che questo sarà un processo graduale ma si andrà in questa direzione. Spero che, a un certo punto, lo stesso Trump dimostrerà agli americani i loro errori e magari li porterà ad eleggere un leader più moderato".
"Ho passato - dice Turow - tutta la mia vita adulta credendo nello Stato di diritto. Quello che mi aspetto è che, per quanto riguarda i diritti fondamentali delle persone, i tribunali, i giudici e il sistema giudiziario mantengano le loro posizioni facendo sì che il sistema continui ad essere come era". Un auspicio che nasce "alla luce dei poteri in espansione, per così dire, del presidente che sta cercando di allargarsi. Vedremo cosa succederà nel momento in cui dovrà sottostare alle decisioni del sistema giudiziario". Certo è che, per Turow, "andare contro le ordinanze avrebbe un costo molto elevato sia per Trump sia per i repubblicani". Turow osserva, inoltre, che "molti americani oggi vivono in una situazione di grande ansia. Per molti di noi la situazione è talmente strana: facciamo fatica a capire come ragionano i nostri stessi concittadini, gli altri americani. Quello che vediamo accadere è che la popolarità del presidente è in netto calo. La cosa importante sarà se, e quando, i repubblicani decideranno di voltargli le spalle. Cosa che finora non è successa, perché ha una presa notevole sul partito repubblicano in particolare".
L'altro grande 'numero uno' a stelle e strisce di cui parla Turow è Papa Leone XIV. "Probabilmente - ipotizza - seguirà l'approccio di papa Francesco, per quanto riguarda i migranti in particolare, ovvero assumendo una posizione in contrasto con quella di Trump. Basta vedere quali sono state le sue prime affermazioni da Papa, cioè il fatto che non si pone come un guerriero ma parlerà di più dal punto di vista della gentilezza, della comprensione piuttosto che esprimendosi attraverso le critiche. La cosa importante è che sia un Papa di Chicago", dice Turow, nato anche lui nella metropoli statunitense. "E' l'ambiente perfetto per diventare Papa. Questo perché qui, in primo luogo, abbiamo una tradizione di leader politici con forte personalità. Abbiamo quindi una macchina politica ben oleata. Chicago - ricorda poi lo scrittore - è la più grande arcidiocesi degli Stati Uniti. Sicuramente questo Papa sarà una persona molto importante per la città nella quale, senza dubbio, Trump non è proprio molto amato né lo è il sindaco".
Nel suo ultimo libro Turow torna a scrivere di Rusty Subich, il personaggio che i lettori hanno conosciuto in 'Presunto innocente'. "Dopo 'Presunto innocente' avevo scritto un libro uscito in italiano con il titolo 'Innocente'. Alla fine Rusty non era proprio felice, sua moglie era morta, lui era appena uscito di prigione. Per cui, considerando che Rusty è stato il personaggio che mi ha cambiato la vita, sentivo di dovergli dare un'esistenza più positiva e felice". (di Carlo Roma)