
Premiato dalla Fincopp nella Giornata nazionale per la prevenzione e cura dell'incontinenza
"Chi soffre in silenzio ha diritto a essere ascoltato. E ha diritto a una risposta concreta". Così Francesco Vaia, componente dell'Autorità garante dei diritti delle persone con disabilità, è intervenuto oggi alla Giornata nazionale per la prevenzione e cura dell'incontinenza. Nel suo intervento, Vaia ha ricordato come questa condizione, che riguarda oltre 5 milioni di persone in Italia, rappresenti una disabilità invisibile, ma diffusa, con gravi ripercussioni sanitarie, sociali ed economiche. "Non è solo una questione clinica - ha precisato - ma di dignità, equità e qualità della vita. E' il momento di riconoscerla e affrontarla con strumenti stabili e strutturati". Vaia ha ricevuto oggi al ministero della Salute un riconoscimento "per la sensibilità mostrata nell'universo della disabilità" dalla Fincopp, la Federazione italiana incontinenti e disfunzioni del pavimento pelvico.
Vaia ha ripercorso le tappe del proprio impegno già iniziato quando era direttore della Prevenzione ministero della Salute, con il finanziamento di 230mila euro per un progetto nazionale sull'incontinenza e con la proposta formale della trasformazione del Tavolo tecnico in Osservatorio nazionale permanente, ora da rendere operativo. Tra le priorità rilanciate da Vaia: "Approvazione del Ddl C.1273 per il pieno riconoscimento normativo dell'incontinenza; inserimento esplicito nei Lea di presidi personalizzati e terapie avanzate; attivazione concreta dell'Osservatorio nazionale permanente sull'incontinenza; costruzione di una rete nazionale di centri specialistici articolata su tre livelli; avvio di una campagna pubblica di informazione e sensibilizzazione; e soprattutto, il sostegno alla proposta delle associazioni per la ricetta dematerializzata anche per i dispositivi medici monouso, come cateteri e sacche stomali, per semplificare l'accesso, tutelare la personalizzazione e superare distorsioni nel sistema delle forniture pubbliche".
"Non si tratta solo di semplificare - ha chiarito Vaia - ma di garantire davvero il diritto alla salute e alla libertà di scelta per milioni di persone. Anche i dispositivi salvavita meritano la stessa dignità dei farmaci".