Addio a Pier Cesare Ioly Zorattini, studioso dell'ebraismo italiano

Aveva 80 anni. Storico dell'Inquisizione, ha riportato alla luce secoli di persecuzioni contro ebrei e giudaizzanti, restituendo voce agli invisibili della storia

Addio a Pier Cesare Ioly Zorattini, studioso dell'ebraismo italiano
16 luglio 2025 | 11.29
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Lo storico Pier Cesare Ioly Zorattini, punto di riferimento internazionale negli studi sull'ebraismo in età moderna e sui procedimenti dell'Inquisizione contro gli ebrei, è morto nella sua casa di Udine all'età di 80 anni. Ha dedicato gran parte della sua vita accademica a ricostruire con rigore e passione vicende umane spesso rimosse dalla memoria collettiva, aprendo nuove strade di ricerca e riflessione storica, portando alla luce gli aspetti meno noti dell'ebraismo in Italia.

Ioly Zorattini ha pubblicato tutti i "Processi del Sant'Uffizio di Venezia contro ebrei e giudaizzanti" dal Cinque al Settecento nella collana "Storia dell'Ebraismo in Italia", da lui diretta (14 volumi, dal 1980 al 1999, Olschki): una ricerca che ha restituito voce a centinaia di vite marginali, perseguitate, spesso cancellate dalla storia ufficiale. Si è occupato di tutte le componenti del giudaismo - askenazita, sefardita e italiana - in oltre novanta pubblicazioni. Fra le sue opere più importanti si ricordano "Leandro Tisanio. Un giudaizzante sanvitese del Seicento" (1984), "Una salvezza che viene da lontano. I Purim della Comunità ebraica di Padova" (2000), e "'Questa è giustitia di voi altri Christiani'. Ebrei, Giudaizzanti e Neofiti nei procedimenti del Sant'Uffizio di Aquileia e Concordia" (2009), tutte pubblicate con l'editore Olschki.

Nato a Pavia di Udine il 2 settembre 1944, laureatosi in filosofia all''Università di Padova con il massimo dei voti e la lode, Pier Cesare Ioly Zorattini ha iniziato la sua carriera accademica tra le università di Bologna, Ferrara, Trieste e, soprattutto, Udine, dove a partire dal 1978 ha stabilito il centro della sua attività scientifica e didattica. All'Università friulana ha fondato il primo Dipartimento umanistico, quello di Scienze Storiche e Documentarie, e ha ricoperto dal 1986 la prima cattedra italiana di Storia dell'Ebraismo, disciplina che ha contribuito a istituire e legittimare nel panorama accademico nazionale. Dal 1995 al 2011 è stato professore ordinario di Storia delle Religioni a Udine, consolidando il suo profilo di studioso capace di analizzare in profondità la complessa interazione tra culture e fedi nell'Europa della prima età moderna, con particolare attenzione alle dinamiche della Controriforma, ai rapporti tra cristianesimo ed ebraismo, alla diaspora sefardita e marrana, alle conversioni forzate e alla censura dei testi sacri.

Accademico rigoroso e instancabile organizzatore culturale, Ioly Zorattini ha partecipato a innumerevoli convegni in Italia e all'estero, tenendo seminari alla Sorbona e all'École Pratique des Hautes Études di Parigi. Nel 1998 fu invitato dal cardinale Joseph Ratzinger, allora prefetto dell'ex Sant'Uffizio, a partecipare al Convegno internazionale sull'Inquisizione promosso dalla Santa Sede in preparazione del Giubileo del 2000. Dal 1999 ha fatto parte della Commissione italo-israeliana per la storia e la cultura degli Ebrei d'Italia.

Numerosi e prestigiosi i riconoscimenti accademici e associativi: membro effettivo della Deputazione di Storia Patria per il Friuli e per le Venezie, dell'Accademia di Scienze, Lettere ed Arti di Udine, della World Union of Jewish Studies e della Société internationale des historiens de la Méditerranée; socio fondatore dell’Associazione Italiana per lo Studio del Giudaismo (che ha presieduto dal 2003 al 2009) e dell'Istituto Pio Paschini per la storia della Chiesa in Friuli.

(di Paolo Martini)

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