
Il presidente dell'Inps è intervenuto al Salone del libro di Torino
“Leggere è un gesto di cura, i libri sono acceleratori di benessere, generano salute, coesione, inclusione e in quanto tali ma custodiscono anche la capacità di visione del futuro, per questo meritano di essere riconosciuti come componente autentica di un welfare rinnovato: un welfare culturale, che non si esaurisce nella protezione sociale, ma genera benessere, e’ una componente fondamentale del welfare generativo che stiamo portando avanti”. Così Gabriele Fava, presidente di intervenendo al Salone del libro di Torino.
“Promuovere la lettura è un investimento ad alta intensità etica e civile - ha aggiunto Fava - e’ contribuire alla costruzione di cittadini più consapevoli, di comunità più coese, di istituzioni più sensibili. In questa prospettiva, il libro non è semplicemente uno strumento di istruzione o intrattenimento: è un presidio democratico”.
“Integrare la lettura, l’arte, la riflessione all’interno di una visione istituzionale del benessere significa restituire centralità alla persona, Significa affermare che la sicurezza sociale non è solo risposta all’emergenza, ma costruzione paziente di cittadinanza”, ha proseguito osservando che “un popolo che legge è un popolo che cresce. Ecco perché attraverso il welfare generativo che stiamo portando avanti, l’Inps si fa promotore di una nuova alleanza tra previdenza e cultura. Leggere migliora la qualità della vita, riduce l’isolamento, stimola il pensiero critico”.