
La Commissione Affari Costituzionali del Senato ha proseguito l’esame in sede referente del Dl 202/2024 noto come “Decreto Milleproroghe”. Nel dettaglio, dal numero originale di emendamenti presentati i gruppi parlamentari di maggioranza e opposizione ne hanno segnalati circa 360, al fine di poter permettere alle Amministrazioni competenti di svolgere le istruttorie sulle singole proper spese per tradi rappresentanza e poste di modifica, evitando in questo modo il rischio di completare tali attività oltre i termini fissati per le votazioni in Commissione. Saltano, invece, alcuni emendamenti di interesse delle aziende perché rinviavano l’entrata in vigore della stretta sulle auto date in uso promiscuo ai dipendenti o l’obbligo di pagamento elettronico per le spese di trasferta e rappresentanza ai fini della deducibilità. Con riferimento, invece, agli emendamenti segnalati dai Gruppi Parlamentari, tra le proposte più discusse c’è quella che riguarda l’obbligo di stipulare un’assicurazione contro le calamità naturali per le imprese, un provvedimento già rinviato nel 2024 e che entrerebbe in vigore il 31 marzo 2025. L’attuale richiesta formulata da otto partiti, tra maggioranza e opposizione, chiede di rimandare tale data al 30 giugno 2025, altri emendamenti di esponenti di quattro diversi schieramenti propongono invece il 31 dicembre 2025, mentre un altro emendamento del PD suggerisce il 31 gennaio 2026. Le altre proposte di modifica al testo originale del Milleproroghe riguardano temi piuttosto eterogenei. Ricordiamo, infine, che l’approdo in Aula è calendarizzato per l’11 febbraio. Link alla pagina del Senato: Disegno di legge S. 1337