
Il Sottosegretario di Stato al Ministero degli Affari Esteri sul palco del convegno organizzato da Q8 sull’Industria 5.0
"Un tempo il mondo cambiava ogni 5-10 anni, oggi il mondo cambia ogni 6 mesi. Gli equilibri geopolitici vengono continuamente stravolti e così tutto ciò che ne consegue: investimenti, industria ed equilibri economici. Come ministero degli Affari Esteri, siamo costantemente impegnati a sostenere la proiezione internazionale del nostro sistema economico nel solco della strategia, della diplomazia e della crescita promossa dal ministro Antonio Tajani". Ad affermarlo è Giorgio Silli, Sottosegretario di Stato al Ministero degli Affari Esteri, sul palco del convegno organizzato da Q8 sull’Industria 5.0 e affiancato da L'Espresso come media partner.
Nel contesto della transizione verso l'industria 5.0, prosegue il sottosegretario, "la resilienza delle infrastrutture logistiche ed energetiche assume un significato strategico. Con il contributo congiunto delle imprese e delle istituzioni, vogliamo costruire le infrastrutture del futuro capaci di rispondere efficacemente alle esigenze del mercato e della società preservando al contempo l'ambiente e promuovendo la crescita economica sostenibile. In un mondo dove la comunicazione è rapidissima, in un mondo che cambia in maniera violenta la collaborazione tra imprese diventa veramente un fulcro fondamentale anche della cooperazione tra Paesi. Non si crea ricchezza per legge, così come non si abolisce la povertà per legge. I governi e gli Stati hanno il compito di smussare gli spigoli, di dissodare il terreno, affinché siano le imprese a seminare e raccogliere".