Pil, Istat conferma: -0,1% nel secondo trimestre, +0,4% su anno

La stima conferma la variazione congiunturale e tendenziale comunicata il 30 luglio 2025 in via preliminare

(Afp) - AFP
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29 agosto 2025 | 11.11
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Nel secondo trimestre del 2025 il prodotto interno lordo (Pil), espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2020, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è diminuito dello 0,1% rispetto al trimestre precedente, mentre è cresciuto dello 0,4% nei confronti del secondo trimestre del 2024. Lo rileva l'Istat. La stima odierna conferma la variazione congiunturale e tendenziale del Pil comunicata il 30 luglio 2025 in via preliminare.

Il secondo trimestre del 2025 - si ricorda - ha avuto una giornata lavorativa in meno sia rispetto al trimestre precedente, sia rispetto al secondo trimestre del 2024. La crescita acquisita per il 2025 risulta pari allo 0,5%, confermando quanto diffuso lo scorso luglio. Rispetto al trimestre precedente, con riferimento ai principali aggregati della domanda interna, si registra una stabilità dei consumi finali nazionali e una crescita dell’1% degli investimenti fissi lordi. Le importazioni sono aumentate dello 0,4% e le esportazioni sono diminuite dell’1,7%.

La domanda nazionale al netto delle scorte ha fornito un contribuito positivo di 0,2 punti percentuali alla diminuzione del Pil: nullo il contributo sia dei consumi delle famiglie e delle Istituzioni Sociali Private (ISP) sia della spesa delle Amministrazioni Pubbliche (AP). È risultato positivo per 0,2 punti percentuali il contributo degli investimenti fissi lordi. Positivo anche il contribuito della variazione delle scorte di 0,4 punti percentuali, a fronte di un contributo negativo di 0,7 punti percentuali della domanda estera netta. Si registrano andamenti congiunturali negativi del valore aggiunto nell’agricoltura, silvicoltura e pesca e nell’industria, diminuiti rispettivamente dello 0,6% e dello 0,3%. Stabile il comparto dei servizi.

Inflazione ad agosto +0,1%, rallenta a +1,6% su anno

Secondo le stime preliminari dell'Istat, ad agosto l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività, al lordo dei tabacchi, registra una variazione del +0,1% su base mensile e del +1,6% su agosto 2024 (da +1,7% del mese precedente).

L’inflazione scende all’1,6% principalmente per effetto della flessione dei prezzi dei Beni energetici (-4,4% da -3,4% di luglio). Accelerano invece i prezzi nel settore alimentare (+4,0% da +3,7%), che risente dell’aumento del ritmo di crescita sia dei prezzi dei prodotti non lavorati (+5,6% da +5,1%) sia di quelli lavorati (+3,0% da +2,8%). Ad agosto accelera anche la crescita su base annua dei prezzi del 'carrello della spesa' (+3,5% da +3,2%), così come l’inflazione di fondo (+2,1% da +2,0%), è il commento dell'Istat ai dati dell'inflazione di agosto.

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