
L'amministratore delegato di A2a all’evento ‘WelLfare. Il Welfare fa davvero bene’: "Continuiamo ad investire sia sul welfare aziendale sia sul territorio"
“L'impegno previsto dal Piano dedicato al welfare che presentiamo è molto vasto. Il piano impegna infatti complessivamente una settantina di milioni di euro all'anno, una cifra importante che cerca di affrontare molte tematiche, dalla casa alla genitorialità, dalla crisi demografica al tema della diversity inclusion, che non significa solo parità di genere, che dovrebbe essere scontato, ma anche introduzione dell'immigrazione, progetti fatti con le carceri e con i rifugiati. Tematiche molto importanti”.
Con queste dichiarazioni Renato Mazzoncini, amministratore delegato di A2a, è intervenuto in occasione dell’evento ‘WelLfare. Il Welfare fa davvero bene’, organizzato da A2a per condividere una riflessione sui servizi di welfare, sui premi di produttività e sul nuovo piano di azionariato diffuso, presentations a Milano.
“L'azienda continua a investire e lo fa sia con i propri dipendenti, in una logica di welfare, sia sul territorio tramite le proprie fondazioni, compreso il Banco Energia, che oggi è l'unica grande istituzione che affronta il tema della povertà energetica - spiega Mazzoncini - Pertanto, cerchiamo di dare il nostro contributo in un momento non facile, ma in cui certamente ci sono delle grandi opportunità di fare dei cambi culturali, necessari per il prossimo periodo”.
“Il welfare è previsto dalla nostra Costituzione ed è un tema che le istituzioni sono tenute ad affrontare. Noi possiamo dare un contributo e credo che le aziende debbano dare una mano su molti fronti, nella logica di responsabilità di impresa - sottolinea l’ad di A2a - penso, ad esempio, al tema dei giovani laureati, in quanto ad oggi in Italia sono rimasti 600mila laureati, dato che nei prossimi anno sarà in calo ed un grande problema perché non possiamo perderli”.
“Infatti, noi abbiamo eliminato gli stage extracurriculari dall'inizio di quest'anno, proprio perché riteniamo che sia necessario dare una prospettiva certa a questi giovani che entrano in azienda. E così ci sono tanti altri progetti, che però si fanno insieme alle pubbliche amministrazioni, al mondo della formazione e del terzo settore, che insieme possono produrre un risultato”, conclude.