Gaza, raid Idf su chiesa cattolica. Meloni: "Attacchi inaccettabili"

Due donne sono rimaste uccise e il parroco Gabriel Romanelli è rimasto ferito

Attacco israeliano su un edificio residenziale nella città di Gaza - Ipa
Attacco israeliano su un edificio residenziale nella città di Gaza - Ipa
17 luglio 2025 | 10.26
LETTURA: 2 minuti

Un raid aereo israeliano ha colpito la chiesa cattolica della Sacra famiglia nella parte vecchia di Gaza City uccidendo due donne cristiane e ferendo il parroco Gabriel Romanelli a una gamba. Lo riferisce l'emittente al-Jazeera condividendo immagini del raid. Secondo una fonte dell'ospedale Battista, decine di persone sono rimaste ferite nel raid che ha colpito il monastero latino a est di Gaza City.

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha commentato la notizia: "Sono inaccettabili gli attacchi contro la popolazione civile che Israele sta dimostrando da mesi. Nessuna azione militare può giustificare un tale atteggiamento".

Hamas dà l'ok al nuovo piano di Israele, Idf via da corridoio Morag

Ci sono stati progressi nei negoziati per il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza dopo che Hamas ha approvato la nuova mappa presentata da Israele, che include il ritiro delle forze dell'Idf dal corridoio di Morag. Lo riferiscono fonti di Hamas all'emittente egiziana Al-Rad. La nuova mappa presentata da Israele prevede che le forze israeliane rimangano a circa un chilometro a nord del corridoio di Filadelfia, spiega il sito del quotidiano israeliano Haaretz.

Le delegazioni israeliane e di Hamas sono state a Doha negli ultimi giorni per condurre colloqui indiretti mediati dal Qatar. La principale controversia tra le parti riguarda il dispiegamento delle forze dell'Idf nella Striscia di Gaza durante il cessate il fuoco di 60 giorni e la richiesta israeliana di rimanere nel corridoio di Morag. Con la nuova proposta la profondità della presenza dell'Idf nella Striscia sarebbe ridotta a 1,1 chilometri lungo i confini settentrionali e orientali della Striscia. La precedente proposta, respinta da Hamas, prevedeva una presenza militare israeliana fino a due chilometri dai confini, e lungo le divisioni principali all'interno.

Ghf conferma: "20 morti vicino sito distribuzione aiuti"

L'organizzazione americana Gaza Humanitarian Foundation (Ghf) ha confermato che 20 palestinesi sono morti nei pressi di un centro di distribuzione di aiuto nel sud della Striscia di Gaza. Fonti mediche palestinesi avevano denunciato l'uccisione di venti persone questa mattina mentre aspettavano aiuti vicino a Khan Yunis.

Secondo la Ghf 19 persone sono state calpestate e una è stata accoltellata durante una rivolta "guidata dagli agitatori tra la folla". In una nota l'organizzazione parla di "fondati motivi per credere che elementi della folla, armati e affiliati ad Hamas, abbiano deliberatamente fomentato i disordini".

Da quando ha iniziato la distribuzione di pacchi alimentari alla fine di maggio è la prima volta che la Ghf riferisce di aver individuato diverse armi da fuoco tra la folla, una delle quali è stata confiscata. La nota parla di un lavoratore americano che è stato minacciato con un'arma da fuoco da un membro della folla.

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL

threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram

ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza