
"Taranto continuerà. La siderurgia italiana è salva, l'industria italiana può ancora avere l'acciaio"
L’autorizzazione integrata ambientale per l’ex Ilva di Taranto “è stata rilasciata pochi minuti fa. Taranto continuerà, lo stabilimento è salvo. La siderurgia italiana è salva, l’industria italiana può ancora avere l’acciaio”. Lo ha annunciato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, nel suo intervento alla seconda giornata del XX Congresso della Cisl, affermando di aver appena “ricevuto il messaggio” sulla decisione della Conferenza dei servizi.
L’autorizzazione, aveva spiegato poco prima il ministro, è una sorta di “ponte” in attesa che si giunga al “piano di decarbonizzazione che deve essere approvato perché io non posso imporre la nave rigassificatrice al comune di Taranto, né posso fare una gara se il Comune si oppone ad un fattore abilitante. Nessuno investe se non ha certezza che l’investimento si realizzi”.
Intanto però “incombe la sentenza del Tribunale di Milano” che potrebbe disporre la chiusura degli impianti, mandando così “a casa tutti i lavoratori dell’Ilva, sia a Taranto che al Nord, con una ricaduta esplosiva anche sull’indotto, che conta circa 25mila lavoratori”. E quindi “per evitare questo, il governo si assume la responsabilità, attraverso gli organi tecnici competenti, di rilasciare un’Aia che consenta di tenere aperti gli stabilimenti”, aveva affermato Urso.
Dunque la Conferenza dei servizi ha avuto esito positivo, con l’approvazione del parere istruttorio conclusivo da parte dell’autorità competente, e inserendo numerose prescrizioni ambientali.
Hanno espresso parere contrario gli enti territoriali - Regione Puglia, Provincia di Taranto, Comune di Taranto e Comune di Statte - evidenziando, tra le motivazioni, la mancata sottoscrizione dell’Accordo di Programma sul piano di decarbonizzazione dell’impianto. Il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica proseguirà il percorso istituzionale nel rispetto delle procedure previste, anche in relazione agli obiettivi di transizione industriale e ambientale del sito.
“Con il riesame dell’Aia rafforziamo il presidio ambientale su uno dei siti industriali più complessi del Paese - ha dichiarato il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto - Le prescrizioni previste dalla Commissione assicurano il miglioramento delle performance ambientali, in coerenza con gli obiettivi di decarbonizzazione e con la necessaria tutela della salute dei cittadini”.