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Mediterraneo, Deandreis: "Investire in porti e logistica, Italia può essere punto riferimento"

il direttore generale Srm, centro studi che fa capo al gruppo Intesa Sanpaolo: "occorre avere armatori forti e un’industria cantieristica importante"

Mediterraneo, Deandreis:
24 maggio 2025 | 13.23
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“Il Mediterraneo sta acquistando sempre più importanza nonostante il rallentamento della globalizzazione e l’acuirsi delle tensioni geopolitiche che portano alla regionalizzazione delle rotte commerciali”. Così Massimo Deandreis, direttore generale Srm, centro studi che fa capo al gruppo Intesa Sanpaolo, durante il suo intervento al Pam Economic Forum (Parliamentary assembly of the Mediterranean), forum economico promosso dall’Assemblea Parlamentare del Mediterraneo, in svolgimento a Marrakech, in Marocco. “Il Mediterraneo, che sta mutando da mare di passaggio ad area di competizione, è ormai il principale punto di incontro commerciale fra i vari blocchi in competizione fra di loro, Stati Uniti, Cina, Europa e India. Rappresenta la cerniera fra tre continenti – Africa, Asia ed Europa – e attraverso Suez e Gibilterra area di collegamento tra Asia e Atlantico", sottolinea.

"Se osserviamo i traffici marittimi diretti fra Cina e Stati Uniti vediamo che stanno diminuendo, mentre quelli indiretti, attraverso i Paesi Asean e il mar Mediterraneo, stanno aumentando. A dimostrazione di questa crescente rilevanza del Mediterraneo – sottolinea Deandreis - assistiamo al progetto, sostenuto anche dal governo americano, del nuovo corridoio Imec, più comunemente chiamato via del cotone, che collegherà l’India al Mediterraneo attraverso la penisola arabica, bypassando il mar Rosso. Questo nuovo corridoio rappresenta un’ulteriore via di accesso al mare nostrum e sarà un elemento positivo e di spinta", afferma.

"I Paesi del Mediterraneo, per sfruttarne al meglio la crescente centralità strategica, dovrebbero investire sempre più nei porti, nella logistica e nell’intermodalità, che sono i tre driver necessari per governare al meglio questo processo di cambiamento. È inoltre importante, come ulteriore elemento di competitività, avere armatori forti e un’industria cantieristica importante. In tutti questi ambiti l’Italia è ben posizionata e può rappresentare un punto di riferimento anche per gli altri Paesi del Mediterraneo in molti dei quali il nostro Gruppo è presente come importante attore bancario”, conclude.

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