Risiko bancario. Ops Mediobanca su Banca Generali, si attende la risposta del Leone di Trieste

Si attenda la risposta sull’ops da 6,3 miliardi che Mediobanca ha lanciato su Banca Generali. Obiettivo la creazione di un colosso del wealth management

 - Ipa/Fotogramma
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05 agosto 2025 | 15.46
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Domani 6 agosto si giocherà una delle partite più importanti del risiko bancario. È la data fissata per avere una risposta da Generali per l’ops che Mediobanca ha lanciato su Banca Generali lo scorso 28 aprile. In palio ci sono gli accordi di distribuzione tra i due, validi fino al 2028. Il Leone di Trieste è in fase di revisione della proposta. L’ops dell’istituto di Piazzetta Cuccia su Banca Generali ha un valore complessivo di circa 6,3 miliardi di euro e riguarda il 100% delle azioni della banca. L’operazione prevede un corrispettivo in azioni, con un rapporto di cambio di 1,7 azioni di Mediobanca per ogni azione di Banca Generali, con una valutazione di circa 54,17 euro per azione di Banca Generali. Se la decisione dovesse essere affermativa, rappresenterebbe uno snodo fondamentale che consentirebbe a Mediobanca di anticipare al prossimo 21 agosto l’assemblea straordinaria per deliberare sull’offerta. L’obiettivo è anche di rafforzare e raddoppiare i ricavi nella divisione wealth management, con la creazione di un colosso italiano nella gestione del risparmio attraverso la fusione dei due gruppi.

Lo ha detto anche l’ad Alberto Nagel: “Da una lato stiamo mostrando risultati oltre le aspettative in termini di obiettivi e performance finanziaria; dall'altro presentiamo un'opzione che andrebbe a creare un leader nel settore della gestione patrimoniale. L'unione con Banca generali ci permetterebbe di diventare un leader europeo". Una mossa anche per bloccare l’affondo di Mps su Mediobanca. L’ad di Monte dei Paschi, Luigi Lovaglio, è stato chiaro: se l’ops su Mediobanca si concludesse positivamente si verrebbe a creare una terza forza competitiva nel panorama bancario italiano. La strada del consolidamento è stata definita “necessaria” per aumentare le dimensioni e restare competitivi.

"Abbiamo chiesto a Generali di rispondere in tempo, così che la nostra offerta per Banca Generali possa essere sul tavolo prima che quella di Mps si chiuda" sono state le parole di Nagel, che si aspetta poi ragionevolezza da parte del colosso delle assicurazioni sull’offerta. “Non è nella nostra aspettativa la settimana prossima firmare dei documenti, quanto di non avere un disco rosso sull'impostazione che a noi sembra ragionevole".

Con una delibera dello scorso 29 luglio, Mediobanca ha ricevuto il via libera dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato e dalla Commissione europea sull’ops. L’Antitrust, ha deciso di non avviare un’istruttoria, autorizzando l’operazione senza condizioni. Risposta affermativa anche da Bruxelles che ha chiuso la fase preliminare sul controllo delle sovvenzioni estere senza passare alla fase d’esame formale, sbloccando così l’operazione. L’istituto bancario è quindi concentrato sull’esecuzione della propria strategia: l’offerta di Mps è stata rigettata in quanto secondo Mediobanca è priva di razionale industriale e insufficiente per gli azionisti del Gruppo capitanato da Nagel.

Mediobanca è inoltre reduce da risultati record in tutte le aree del gruppo. La banca ha chiuso l’esercizio 2024-2025 con un utile netto di 1,3 miliardi, in crescita del 4,5% rispetto allo scorso anno. I ricavi hanno toccato un nuovo picco di 3,7 miliardi con una tenuta del margine di interesse e una forte crescita della componente commissionale. Tutte le divisioni sono risultate in crescita, consolidando le principali iniziative del Piano “One Brand-One Culture”.

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