Gaza, lunedì il voto all'Onu sul piano Usa per la Striscia

Al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite la bozza di risoluzione proposta da Trump che autorizzerebbe l'invio di una "forza internazionale di stabilizzazione"

Gaza - Afp
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15 novembre 2025 | 07.31
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Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite voterà lunedì una bozza di risoluzione degli Stati Uniti per approvare il piano di Donald Trump per Gaza. Lo hanno riferito fonti diplomatiche.

Il testo prevede in particolare un mandato fino alla fine di dicembre 2027 per un "comitato per la pace" che dovrebbe essere presieduto dal presidente degli Stati Uniti e autorizza l'invio di una "forza internazionale di stabilizzazione".

La scorsa settimana gli americani hanno avviato i negoziati all'interno del Consiglio di sicurezza, composto da 15 membri, su un testo che darebbe seguito al cessate il fuoco tra Israele e Hamas e appoggerebbe il piano di Trump. Gli Stati Uniti e diverse nazioni arabe e a maggioranza musulmana, tra cui Egitto, Arabia Saudita e Turchia, hanno chiesto al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite di adottare rapidamente la risoluzione.

La contro-risoluzione russa

Intanto anche la Russia ha presentato all'Onu la sua bozza di risoluzione su Gaza, in contrasto con quella degli Stati Uniti, rivela la Reuters, che ha ottenuto una copia del testo, secondo quanto scrivono i media israeliani.

La missione russa all'Onu, in una nota inviata ai membri del Consiglio di sicurezza, ha precisato che si tratta di "una controproposta ispirata dalla bozza degli Stati Uniti: il nostro obiettivo è permettere al Consiglio di sviluppare un approccio equilibrato, accettabile e unito per raggiungere una cessazione sostenibile delle ostilità".

Embargo sulle armi agli Houthi, Onu chiede sforzo a stati membri

Intanto il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha chiesto la fine degli attacchi transfrontalieri e marittimi da parte dei ribelli Houthi e ha sollecitato gli stati membri a intensificare gli sforzi per attuare un embargo sulle armi destinate al gruppo yemenita. In una risoluzione che rinnova le sanzioni contro il gruppo, il Consiglio ha condannato gli attacchi e ne ha chiesto la fine, "comprese quelle contro infrastrutture e obiettivi civili".

Il testo è stato adottato con 13 voti favorevoli e 0 contrari, con l'astensione dei membri permanenti Cina e Russia. Le sanzioni sono state prorogate fino al 14 novembre 2026, tra cui il congelamento dei beni e i divieti di viaggio attualmente in vigore nei confronti di circa 10 persone, la maggior parte delle quali alti funzionari Houthi e del gruppo nel suo complesso. Nel testo si afferma che le sanzioni potrebbero ora colpire coloro che lanciano attacchi transfrontalieri dal territorio yemenita utilizzando missili balistici e da crociera, oppure attacchi contro navi mercantili nel Mar Rosso o nel Golfo di Aden.

Agli Stati membri è stato chiesto di "intensificare gli sforzi per contrastare il contrabbando di armi e componenti attraverso rotte terrestri e marittime, per garantire l’attuazione dell’embargo mirato sulle armi". Gli Houthi controllano vaste aree del Paese, tra cui la capitale Sana'a, da oltre un decennio e hanno dichiarato di aver interrotto gli attacchi contro Israele e le spedizioni marittime nel Mar Rosso, mentre nella Striscia di Gaza regge un precario cessate il fuoco.

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