I principali provvedimenti adottati dal Consiglio dei ministri

07 luglio 2025 | 18.57
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L’ultima riunione del Consiglio dei ministri, che si è svolta a Palazzo Chigi lunedì 30 giugno, ha portato all’adozione di una serie di provvedimenti importanti in diversi ambiti. A cominciare dalla gestione dei Conti Pubblici, con l’approvazione di due diversi disegni di legge. Il primo è il Rendiconto generale dell’Amministrazione dello Stato per il 2024, che mette in evidenza un miglioramento dei saldi sia per competenza che per cassa. In base ai risultati della gestione finanziaria 2024, in termini di competenza il saldo netto da finanziare e il ricorso al mercato sono stati rispettivamente 107.543 milioni e 393.108 milioni, in termini di cassa i livelli conseguiti dei saldi sono stati rispettivamente -151.582 milioni per il saldo netto da finanziare e -435.411 milioni per il ricorso al mercato. Il secondo disegno di legge prevede Disposizioni per l’assestamento del bilancio dello Stato per il 2025 prevede l’aggiornamento delle previsioni di entrata e degli stanziamenti di bilancio. Nel complesso, si delinea un miglioramento del saldo netto da finanziare di circa 800 milioni di euro in termini di competenza e di circa 600 milioni in termini di cassa rispetto al saldo della legge di bilancio. Miglioramento anche per l’indebitamento netto pari a 500 milioni di euro. In materia di emissioni atmosferiche, il Cdm ha approvato un disegno di legge di delega al Governo con carattere d’urgenza per definire un quadro normativo di riferimento per l’avvio della filiera del Carbon Capture and Storage, disciplina dello sviluppo dell’idrogeno, assetto regolatorio del settore e delle relative infrastrutture di rete. Tra gli altri provvedimenti adottati dal Cdm, l’approvazione preliminare del Decreto del Presidente del Consiglio sui flussi migratori 2026-2028 che ha l’obiettivo di consentire per il triennio considerato l’ingresso nel Paese di circa mezzo milione di lavoratori regolari non comunitari, considerati indispensabili per il sistema produttivo nazionale. La quota è stata calcolata sulla base di quanto espresso dalle parti sociali e delle domande di nulla osta al lavoro effettivamente presentate negli anni scorsi.

Link: Comunicato del Governo

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