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Il Sindaco di Roma Gualtieri e il Presidente OAR Panci hanno inaugurato la mostra “Opere del Giubileo e Architettura Sacra”

Gualtieri e Panci taglio del nastro mostra Opere del Giubileo
Gualtieri e Panci taglio del nastro mostra Opere del Giubileo
26 maggio 2025 | 16.58
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L’Anno Santo al centro del convegno svolto alla Casa dell’ArchitetturaPer gli spazi espositivi visite gratuite fino al 10 settembreL’evento organizzato in collaborazione con Chiesa Oggi e il supporto dell’Ufficio Nazionale Beni Culturali e l’Edilizia di Culto della CEI

Roma, 26 maggio 2025. Roma si trasforma. E con il «metodo Giubileo», come lo definisce il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri arrivando alla Casa dell’Architettura, lo fa «coniugando rapidità e qualità».
L’Ordine degli Architetti di Roma e provincia ha organizzato in collaborazione con la rivista Chiesa Oggi un convegno dal titolo «Opere del Giubileo e Architettura Sacra – I cantieri, le chiese contemporanee» e una mostra, inaugurata oggi insieme al sindaco della Capitale, che presenta i progetti più significativi realizzati a Roma in occasione del Giubileo 2025, nonché una selezione delle nuove chiese italiane costruite negli ultimi 25 anni a seguito di concorsi di progettazione. Questi ultimi, come sottolinea il Presidente dell’Ordine Alessandro Panci, se ben fatti sono garanzia di qualità, perché al centro viene messo il progetto architettonico e il confronto tra idee e competenze. Il convegno e la mostra, organizzati con il supporto dell’Ufficio Nazionale Beni Culturali e l’Edilizia di Culto della CEI, rientrano nella strategia dell’OAR, come spiega sempre Panci, «per far conoscere cosa si è fatto e cosa si sta facendo per quanto riguarda la risistemazione di importanti aree della città e l’accoglienza di pellegrini e turisti».

Sottolinea il Sindaco Gualtieri partecipando al taglio del nastro della mostra allestita alla Casa dell’Architettura: «Fa piacere che ci sia una mostra dedicata ad alcuni degli interventi giubilari più belli e più rappresentativi. In questi tre anni abbiamo cercato di non preoccuparci solo della quantità delle opere ma abbiamo cercato di portare qualità negli interventi urbanistici della città. Tra conclusi e parzialmente conclusi siamo arrivati a 156 interventi. Dimostrando anche che presto e bene a Roma possono convivere». Il Sindaco di Roma, intervenendo nel corso della sessione mattutina del convegno, usa parole di apprezzamento per la collaborazione con l’Ordine degli Architetti di Roma e provincia. Aggiungendo poi: «La linea che avevamo dato all’inizio per i cantieri giubilari era questa di avere più ambizione, di guardare alla qualità, ad una qualità anche trasformativa e non solo legata alla bellezza. Quindi più attenzione al riequilibrio degli spazi urbani, alla vivibilità, al verde: un’inversione di rotta in una città che ancora oggi risente molto di una visione del passato in cui gli spazi urbani erano fondamentalmente pensati per far circolare più possibile e più velocemente le auto. Penso che il lavoro che stiamo facendo si stia vedendo». Quello di oggi alla Casa dell’Architettura, spiega il Segretario OAR e Direttore di AR Magazine Marco Maria Sambo, «è un importante momento di confronto e dibattito per ragionare sulle trasformazioni urbane, sul cambiamento in atto a Roma nell'anno del Giubileo. È l’occasione per riflettere sul rapporto tra spazio pubblico e spazio sacro, sui cambiamenti infrastrutturali della città a beneficio della cittadinanza e dei pellegrini. È quindi una opportunità, per una riflessione sulla Città Eterna, sulle morfologie urbane e architettoniche, sulla rigenerazione, sulle prospettive per il prossimo futuro». E le riflessioni emerse oggi sono per il Presidente OAR Panci anche utili per il futuro: «Sappiamo che tempi burocratici e difficoltà che possono sorgere nei cantieri a volte finiscono per rallentare la realizzazione di un’opera. Ma abbiamo la fortuna di avere una cadenza periodica e contemporaneamente anche il Giubileo straordinario del 2033. Questo fa sì che alcuni progetti previsti per precedenti anni giubilari siano completati per i successivi. C’è una continuità data dall’avere un evento straordinario che però ha una cadenza periodica. Sarebbe però ora opportuno aprire una riflessione su come si possa cambiare in modo importante la città con programmazioni anche a lungo termine. Partendo per tempo con le attività di programmazione e progettazione per il prossimo Giubileo, avremmo l’occasione non solo di risistemare ma anche di ripensare importanti aree del centro storico, delle zone limitrofe e anche di aree extraurbane che ospitano luoghi di culto: pensiamo ad esempio alla Chiesa di Dio Padre misericordioso progettata da Richard Meier, al Divino Amore, anche a Subiaco. L’importante è sapere che trasformazioni profonde non si fanno in tempi brevi. Bisogna evitare che si attenda di capire quanti fondi saranno a disposizione prima di decidere quali opere portare avanti. Bisogna ragionare su una visione di quello che deve essere uno spazio pubblico per le nuove esigenze di visitatori e cittadini, decidere e subito iniziare a lavorare alle fasi di programmazione e progettazione. Solo così ci sarebbero il tempo e il modo per maturare progetti più ampi».

Osserva il direttore editoriale di Chiesa Oggi, Caterina Parrello: «Attraverso interventi di riqualificazione urbana, valorizzazione del patrimonio edilizio e potenziamento delle infrastrutture, l’Anno Santo si conferma come un’occasione propulsiva per migliorare la qualità della vita urbana, a vantaggio sia dei cittadini che dei pellegrini. Gli investimenti attivati in occasione del Giubileo non sono solo motore economico, ma anche stimolo culturale e progettuale».

A delineare il quadro di quanto fatto è l’Ad di Giubileo 2025 Spa, Marco Sangiorgio: «L’imponente programma di interventi per il Giubileo, di oltre 4 miliardi di euro, non solo ha velocizzato il percorso di riqualificazione urbana di Roma, ma ha anche attivato un virtuoso processo di lavoro e collaborazione tra la pubblica amministrazione, i professionisti, i project manager e le imprese. Nel nostro ruolo di stazione appaltante abbiamo avviato oltre 380 procedure di affidamento relative a lavori e servizi di ingegneria, che hanno trasformato l’aspetto e la vivibilità di parte della città. Come soggetto attuatore, seguiamo 26 progetti tra cui alcuni interventi iconici, che coniugano la valorizzazione di un patrimonio culturale e artistico unico al mondo con l’evoluzione dei modelli urbani e sociali. Allo stesso tempo, diamo il nostro supporto al Commissario Straordinario di Governo per il Giubileo e alla Santa Sede ai fini degli allestimenti per l’accoglienza e la sicurezza dei pellegrini, durante i grandi eventi giubilari di San Pietro e Tor Vergata». Aggiunge il Responsabile Project Manager di Giubileo 2025 Spa, Alessandro Flaccovio: «Il programma per il Giubileo 2025 ha rappresentato un’occasione unica per far convergere tutte le migliori energie dell’ecosistema della committenza pubblica e la migliore espressione della qualità del mondo della progettazione architettonica italiana. Lavorando sul comune obiettivo di riqualificare lo spazio pubblico di Roma abbiamo dato vita a un innovativo metodo di gestione per lo sviluppo di programmi complessi, di infrastrutturazione e rigenerazione urbana, sia dal punto di vista della governance che delle best practices di design. Un’importante legacy per il territorio e le comunità locali, capace anche di rafforzare la capacità attrattiva in chiave turistica».

Il Direttore dell’Ufficio Beni culturali Ecclesiastici ed Edilizia di Culto della CEI, Don Luca Franceschini, sottolinea: «Ogni Giubileo è composto di esperienze ecclesiali e spirituali, ma, al contempo, di opere concrete, costruzioni, restauri, aperture di nuovi varchi, costruzione di nuovi ponti, chiusura di percorsi pericolosi. Anche questo operare fa parte dell’unica Opera per eccellenza del Creatore del mondo e Salvatore degli uomini».

Contatti media:

Ufficio stampa Ordine degli Architetti PPC di Roma e provincia

Simone Collini +39 3717764554

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