
Milano, 24 luglio 2025 - L’uso dell’intelligenza artificiale (IA) in medicina non è più fantascienza: algoritmi potenziati da tecnologie come ChatGPT contribuiscono a supportare i professionisti sanitari in diagnosi, follow-up e persino in fase pre-operatoria. Ma in settori complessi come la chirurgia ortopedica, il dibattito sul ruolo dell’IA – in collaborazione o in contrapposizione con il chirurgo – si accende sempre di più.
Secondo una recente indagine dell’Osservatorio Innovazione Digitale in Sanità, il 34 % delle strutture ospedaliere italiane ha avviato progetti pilota per integrare intelligenze artificiali nei processi clinici, soprattutto in ortopedia, radiologia e telemedicina. Se da un lato questo trend appare promettente, dall’altro solleva interrogativi su affidabilità, responsabilità, formazione del personale e percezione dei pazienti.
ChatGPT, sviluppato da OpenAI, non è pensato per sostituire il medico, ma per fornirgli uno strumento di supporto: risposte rapide a domande, suggerimenti bibliografici, chiarimenti su protocolli clinici standard, e riepiloghi di linee guida internazionali. Nel settore ortopedico, questi sistemi vengono sperimentati per redigere report pre-operatori, suggerire test diagnostici alternativi e ottimizzare la documentazione.
Scenari d’uso:
Nonostante le potenzialità, l’intelligenza artificiale non è neutra: dipende dai dati con cui viene addestrata. Problemi di bias, incompletezza e affidabilità rendono necessaria una figura esperta che interpreti e ponderi i suggerimenti forniti.
Un esperto informatico del settore specifica che “l’IA può suggerire, ma interpretare spetta all’esperto umano”, sottolineando come la responsabilità dell’atto medico rimanga in capo al chirurgo.
Tra le realtà che stanno sperimentando l’integrazione tra intelligenza artificiale e chirurgia ortopedica vi è il centro specialistico guidato dal dott. Gary Gambassi, chirurgo ortopedico con esperienza nell’applicazione della robotica e delle tecnologie predittive. In ambito clinico e didattico, il dott. Gambassi ha sostenuto più volte l’importanza di affiancare la capacità decisionale umana a strumenti intelligenti in grado di elaborare grandi quantità di dati clinici in tempo reale.
Vantaggi:
Criticità:
In Italia, l’Autorità Garante per la protezione dei dati (GPDP) richiede massima trasparenza sull’uso dell’IA e l’inizio di un percorso per regolamentare l’uso clinico di questi strumenti. A livello europeo, il Regolamento AI (in fase avanzata di negoziazione tra Parlamento e Consiglio UE) fissa principi su trasparenza, responsabilità e auditabilità, con ricadute dirette sulla pratica ortopedica.
Il futuro della chirurgia ortopedica non risiede nella sostituzione dell’uomo con la macchina, ma in un modello ibrido: dove chirurgo e IA dialogano, equilibrando competenze tecniche, etica, empatia e capacità decisionale. Nei prossimi anni, assisteremo a:
Contatti:
Immediapress
Gary Gambassi
www.garygambassi.it
Corso di Porta Romana, 120 - Milano
Telefono: 344 70 80 900
Mail: info@garygambassi.it
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