Il presidente tedesco a Roma, 'ho invitato il Papa in Germania'

Frank-Walter Steinmeier in Vaticano, a Sant'Egidio, in visita alle agenzia Onu

Il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier
Il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier
22 settembre 2025 | 16.39
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Il presidente federale tedesco, Frank-Walter Steinmeier, ha invitato Papa Leone XIV a recarsi in visita in Germania. Ad annunciarlo è stato lo stesso Steinmeier, incontrando i giornalisti al Campo Santo Teutonico al termine dell'udienza privata in Vaticano.

Con il Pontefice Steinmeier ha avuto uno scambio incentrato "naturalmente sulla situazione globale, la guerra e la pace nei principali conflitti che ci preoccupano ma anche sulla situazione della chiesa cristiana da noi in Europa e sul continente americano". I due leader hanno parlato del calo della partecipanti alla vita della Chiesa: "Una questione che non riguarda solo il Papa e il Vaticano", ha affermato Steinmeier, di confessione protestante. "Anche noi dobbiamo rifletterci, perché la mia ferma convinzione è e continua ad essere che le chiese possono svolgere un ruolo positivo nella coesione delle nostre società".

Rispondendo ad una domanda sulla disponibilità del Pontefice a mediare nella guerra in Ucraina, Steinmeier ha detto che "non dobbiamo avere dubbi sul fatto che il Papa è pronto a far sentire il suo peso" nella crisi. "Questo non è un conflitto, ma una guerra vera", ha aggiunto il presidente tedesco, spiegando di aver parlato "con il Papa in modo approfondito delle conseguenze di questa guerra di aggressione, in particolare per quello che riguarda le sofferenze dell'Ucraina". Il Pontefice "condivide l'analisi secondo cui fino ad oggi da parte russa non c'è alcuna disponibilità al dialogo". Quanto infine alle violazioni degli spazi aerei della Nato, "posso solo dire che è una giusta reazione invocare l'articolo 4 dell'Alleanza atlantica inviando con ciò un chiaro segnale a Mosca".

E parlando di un possibile ruolo di mediazione del Vaticano nel conflitto mediorientale, il presidente federale tedesco ha ricordato che il Papa si è espresso più volte dicendo che il Vaticano, Roma, è a disposizione, nel caso in cui le parti in conflitto cerchino una via di incontro", ricordando comunque che anche in Vaticano esistono “diversi punti di vista” in merito. “Credo - ha dichiarato Steinmeier - che in tempi in cui in tutto il mondo ci sono meno mediatori e attori che hanno influenza sulle parti in conflitto, non possiamo rinunciare quando il Papa e il Vaticano offrono il loro aiuto”.

Il capo dello stato federale ha poi ricordato che il Papa ha parlato di recente con il presidente israeliano qui a Roma e "ha espresso la preoccupazione per gli sviluppi della situazione umanitaria a Gaza e esortato a cercare e attuare possibilità di migliorare in modo significativo" la situazione.

Al termine dell'udienza in Vaticano Steinmeier si è recato in visita alla comunità di Sant'Egidio, con la quale " da tanti anni sono in contatto, da quando ero ministro degli esteri", ha detto. Ha sottolineato il ruolo fondamentale di assistenza svolto dalla Comunità, "che si occupa di tante necessità, aiuta dove può aiutare" e ha anche "messo in atto con successo mediazioni nei conflitti internazionali".

La giornata del presidente tedesco si conclude con una visita alla sede del Pam, Programma alimentare mondiale, per un incontro con i rappresentanti delle agenzie Onu con sede a Roma che si occupano di lotta alla fame e alla povertà, Fao, Pam, Ifad. "Una visita che vuole essere un segnale che queste organizzazioni internazionali meritano il nostro sostegno", a fronte dei tagli agli aiuti assicurati dalla comunità internazionale a queste agenzie.

"E’ cambiato il contesto finanziario dei maggiori Stati contributori delle agenzie Onu, come la Germania", ha spiegato il presidente tedesco. “Soffriamo insieme, la nostra economia soffre insieme. Abbiamo bisogno di calmare il dibattito internazionale, abbiamo di nuovo bisogno di regole nel commercio”, ha dichiarato.

“Questa è la prospettiva che può portare a stati come la Germania a mobilitare nuovamente più fondi per gli aiuti internazionali”, come il Pam. “So per certo che per il Pam, dopo il ritiro degli Stati Uniti, la Germania è diventato il maggiore contributore”, ha sottolineato in conclusione. La Germania ha contribuito nel 2022 con 1,7 miliardi, nel 2023 con 1,3 miliardi, nel 2024 con 1 miliardo e quest’anno si prevede con meno di 500 milioni di Euro.

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