
Lanciata l'operazione 'Rising Lion': uccisi capo di stato maggiore, comandante dei Pasdaran e vertici dell'aviazione durante una riunione. Teheran risponde con almeno 100 droni. Trump avverte: "Iran faccia accordo prima che non rimanga nulla". Rubio: "Usa non coinvolti"
Israele ha lanciato oggi il suo attacco all'Iran prendendo di mira siti nucleari e militari con una serie di raid che, ha spiegato il primo ministro Benjamin Netanyahu, continueranno per "molti giorni". L'esercito israeliano sta conducendo centinaia di attacchi sul Paese, finora almeno cinque persone sarebbero morte e altre 95 rimaste ferite in 12 diverse province, spiega la tv di Stato iraniana. Colpita anche la capitale Teheran.
In Israele è stato dichiarato intanto lo stato di massima allerta e l'aeroporto internazionale di Ben Gurion a Tel Aviv è stato chiuso, mentre le autorità hanno chiesto ai residenti di rimanere vicino ai rifugi.
Dopo la prima ondata di attacchi, nuove esplosioni si sono poi registrate nel nord ovest del Paese, riporta ancora l'emittente."Pochi minuti fa si sono udite nuove esplosioni nell'Azerbaijan orientale", ha dichiarato l'emittente. L'agenzia di stampa Tasnim ha invece riferito che una precedente ondata di attacchi aveva colpito 10 siti nella provincia, uccidendo almeno tre persone.
"Preso di mira di nuovo" anche l'impianto nucleare di Natanz. Scoppiato quindi un incendio all'aeroporto di Tabriz dopo un nuovo attacco condotto da Israele, spiega l'agenzia di stampa Mehr che ha condiviso un video che mostra fiamme e fumo uscire dall'aeroporto nella provincia dell'Azerbaijan orientale, con la didascalia: "Aeroporto di Tabriz ora".
E' un attacco lanciato per la "sopravvivenza" di Israele quello deciso dallo Stato ebraico che ha colpito "decine" di obiettivi, tra cui impianti nucleari, comandanti militari e scienziati, una misura unilaterale adottata perché Teheran aveva iniziato a costruire testate nucleari, ha quindi confermato il primo ministro israeliano spiegando che l'attacco ha lo scopo di "ridurre la minaccia iraniana alla sopravvivenza stessa di Israele", e aggiungendo che durerà "molti giorni".
"Abbiamo colpito al cuore del programma di arricchimento nucleare dell'Iran", ha dichiarato Netanyahu in un discorso televisivo registrato (VIDEO). "Abbiamo preso di mira il principale impianto di arricchimento iraniano a Natanz. Abbiamo colpito i principali scienziati nucleari iraniani che lavorano alla bomba iraniana. Abbiamo colpito il cuore del programma missilistico balistico dell'Iran", ha sottolineato.
Accanto a Netanyahu il ministro della Difesa Israel Katz, il ministro degli Affari strategici Ron Dermer, il ministro delle Finanze Bezalel Smotrich, il capo del partito Shas Aryeh Deri e il ministro della Sicurezza nazionale Itamar Ben Gvir.
I media statali iraniani hanno intanto confermato la morte del comandante delle Guardie Rivoluzionarie, i Pasdaran, Hossein Salami in un raid. Nello stesso raid, scrivono i media israeliani, è stato ucciso anche il capo di stato maggiore delle forze armate iraniane, Mohammad Bagheri.
"Possiamo ora confermare che il capo di Stato Maggiore delle Forze Armate iraniane, il Comandante delle Guardie della Rivoluzione islamica e il Comandante del Comando di Emergenza dell'Iran sono stati tutti eliminati durante gli attacchi israeliani in Iran da parte di oltre 200 aerei da combattimento", ha scritto poi su X l'Idf, aggiungendo all'elenco anche Ghulam Ali Rashid, comandante del comando iraniano Hatem al-Anbiya.
La maggior parte dei vertici dell'aeronautica militare dei Pasdaran sono stati uccisi, afferma quindi il ministro della Difesa Israel Katz, attribuendo la notizia a una valutazione militare. Secondo una dichiarazione rilasciata dall'ufficio di Katz, al momento dell'attacco i vertici del comando aereo dei Pasdaran si erano riuniti in un centro di comando sotterraneo.
Nell'attacco è morto anche il capo dell'aeronautica dei Pasdaran Amir Ali Haji-Zadeh, rende noto l'Idf spiegando che è stato colpito il quartier generale dell'aeronautica militare dei Pasdaran e, insieme a Haji-Zadeh, sono stati uccisi altri funzionari iraniani. In particolare, ha riferito l'Idf, sono stati eliminati anche il comandante dei droni dell'aeronautica dei Pasdaran, Taher-Pour, e il comandante della difesa aerea dell'aeronautica, Daoud Shikhian.
''L'aeronautica dei Pasdaran è responsabile di ripetuti attacchi contro i cittadini dello Stato di Israele'', ha detto l'Idf spiegando che ''Haji-Zada e i suoi uomini hanno ordinato il lancio di missili e droni direttamente dall'Iran verso Israele in ottobre e il lancio diretto di missili nell'aprile dello scorso anno''.
Un alto consigliere del leader supremo iraniano Ayatollah Ali Khamenei è invece rimasto ferito: "Ali Shamkhani, consigliere del leader supremo...è rimasto ferito negli attacchi di oggi", ha affermato la televisione di stato iraniana.
E sono almeno sei gli scienziati nucleari rimasti uccisi negli attacchi. "Abdolhamid Minouchehr, Ahmadreza Zolfaghari, Amirhossein Feqhi, Motalleblizadeh, Mohammad Mehdi Tehranchi e Fereydoun Abbasi sono stati gli scienziati nucleari martirizzati", ha scritto l'agenzia di stampa semi-ufficiale iraniana Tasmin, associata al Corpo delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche.
Tehranchi era il presidente dell'Università Islamica Azad dell'Iran. Abbasi era l'ex presidente dell'Organizzazione per l'energia atomica dell'Iran. I due scienziati nucleari sono stati dichiarati morti nell'attacco lanciato contro Teheran nelle prime ore di oggi.
L'Iran ha dichiarato che gli attacchi di Israele contro le sue strutture militari e nucleari rappresentano una "dichiarazione di guerra". In una lettera all'Onu, il ministro degli Esteri Abbas Araghchi ha quindi "invitato il Consiglio di sicurezza ad affrontare immediatamente la questione", ha affermato il ministero
.''Se Dio vuole, il regime sionista si pentirà della sua azione odierna''. Così il presidente iraniano Masoud Pezeshkian è intervenuto su 'X' a proposito degli attacchi israeliani. ''Non appena si è verificato l'attacco criminale del regime sionista, il presidente e la squadra governativa hanno assunto la gestione della situazione e si è tenuta una riunione speciale del consiglio governativo a questo proposito'', si legge sull'account 'X' del presidente iraniano. ''Pezeshkian parlerà presto alla popolazione'', prosegue il post.
Pezeshkian ha poi invitato il suo popolo a restare unito, affermando che il Paese avrebbe risposto con decisione a quella che ha definito "crudele aggressione". "La risposta legittima e risoluta dell'Iran farà rimpiangere al nemico la sua azione sconsiderata", ha affermato il presidente. "Il popolo iraniano e i funzionari statali non rimarranno mai in silenzio di fronte a questa crudele aggressione".
Pezeshkian ha quindi esortato gli iraniani a "fidarsi delle autorità statali e a non lasciarsi trascinare nella guerra psicologica che stanno conducendo", aggiungendo: "Dico al nostro orgoglioso popolo: mantenete la vostra unità e non prestate attenzione alle voci e alla guerra mediatica del nemico. Dobbiamo creare le basi per una risposta risoluta all'aggressione e dedicare tutti i nostri sforzi al servizio del nostro nobile popolo".
"L'illegittimo e criminale regime sionista ha rivelato ancora una volta la sua natura vile e disumana nelle prime ore di questa mattina, commettendo una palese atrocità attraverso un attacco codardo a un complesso residenziale sul sacro suolo della Repubblica Islamica dell'Iran". Questa invece la dichiarazione ufficiale del ministero della Difesa iraniano.
"In questo atto brutale, completamente contrario a tutte le leggi internazionali - prosegue il comunicato - numerosi civili innocenti, tra cui donne e bambini, nonché diversi comandanti delle forze armate e scienziati di questa terra, sono stati martirizzati. Il regime assassino di bambini ha così svelato la sua essenza malvagia più chiaramente che mai".
"Il Ministero della Difesa - conclude - mentre esprime le sue condoglianze alla grande nazione dell'Iran e alle stimate famiglie degli onorati martiri, dichiara che la potente mano delle Forze Armate della Repubblica Islamica dell'Iran, sotto le direttive del Comandante Supremo in Capo e con il sostegno del popolo, è pronta a infliggere una punizione severa ed esemplare. Il regime sionista pagherà senza dubbio l'intero prezzo per questo crimine".
Il rappresentante dell'Iran presso le Nazioni Unite, Amir Saeed Iravani, ha quindi chiesto una riunione di emergenza del Consiglio di Sicurezza dell'Onu e ''un'azione decisiva da parte di questo organismo internazionale contro i crimini del regime sionista contro l'Iran'', riporta l'agenzia di stampa Tasnim.
La Guida suprema dell'Iran, il grande ayatollah Ali Khamenei, ha quindi promesso vendetta e affermato che Israele riceverà una dura punizione per l'attacco sferrato ai siti nucleari iraniani. Per Israele si prepara ''un destino amaro'', ha detto Khamenei.
Almeno cento droni sono intanto stati lanciati dall'Iran verso Israele in risposta ai raid. Le Forze di Difesa israeliane affermano però di avere il "controllo della situazione". I caccia dell'Aeronautica Militare israeliana hanno abbattuto i droni al di fuori dei confini israeliani e, finora, nessuno di essi ha raggiunto il paese. Nel frattempo, l'Home Front Command ha diffuso un aggiornamento in cui comunica ai civili che non è più necessario rimanere vicino ai rifugi antiaerei. Restano in vigore le restrizioni sugli assembramenti, riporta il Times of Israel.
Circa due settimane fa, l'aeronautica militare statunitense ha intanto schierato uno squadrone di caccia F-15 in Giordania per contribuire a intercettare droni e missili da crociera iraniani in caso di attacco a Israele, hanno confermato funzionari americani e israeliani. Lo stesso squadrone, normalmente di stanza nel Regno Unito, era stato precedentemente schierato in Giordania prima del primo attacco diretto dell'Iran contro Israele nell'aprile dello scorso anno, nonché dopo l'attacco di rappresaglia di Israele in seguito al secondo attacco dell'Iran nell'ottobre dello stesso anno.
Questa volta, gli F-15 sono equipaggiati con munizioni di nuova concezione, progettate specificamente per contrastare le minacce rappresentate dai droni iraniani e Houthi. Ogni jet trasporta dispenser con 21 piccoli missili intercettori, progettati appositamente per la difesa dai droni, consentendo a un singolo aereo di abbattere decine di droni. La sfida principale ancora da affrontare, hanno affermato i funzionari statunitensi, è il rilevamento dei droni, che spesso volano a quote estremamente basse per evitare il rilevamento radar.
Il Segretario di Stato Marco Rubio ha intanto spiegato che i raid non sono stati condotti in coordinamento con gli Stati Uniti, avvertiti in anticipo dell'attacco.
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha poi parlato confermato a Fox News di essere stato avvisato in anticipo da Israele dei raid compiuti contro i siti nucleari. ''L'Iran non può avere la bomba nucleare'', ha aggiunto Trump. Il presidente Usa ha poi detto di ''sperare di tornare al tavolo dei negoziati''. ''Vedremo cosa succede'', ha aggiunto. Il sesto round di negoziati diretti tra Stati Uniti e Iran era previsto per domenica a Muscat, in Oman.
L'Iran ha tuttavia annunciato che non parteciperà, riporta la televisione di Stato iraniana. "Chiunque pensi che l'attacco non sia stato coordinato con gli Stati Uniti è un idiota totale", ha dichiarato un funzionario iraniano.
"L'Iran deve fare un accordo, prima che non rimanga nulla, e salvare quello che una volta era conosciuto come l'Impero iraniano. Basta morte, basta distruzione, facciamolo prima che sia troppo tardi", ha però insistito il tycoon in un post su Truth Social.
"Ho dato all'Iran un'occasione dopo l'altra per fare un accordo - ha scritto Trump -. Ho detto loro, con parole molto forti, di 'farlo e basta', ma per quanto si siano sforzati, per quanto si siano avvicinati, non sono riusciti a farlo. Ho detto loro che sarebbe stato molto peggio di tutto ciò che sapevano, avevano previsto o gli era stato detto, che gli Stati Uniti producono i migliori e più letali equipaggiamenti militari di tutto il mondo, di gran lunga, e che Israele ne ha molti, e molti di più ne avrà, e sanno come usarli".
"I prossimi attacchi già pianificati saranno ancora più brutali". Questo l'avvertimento rivolto all'Iran da Trump. "Alcuni iraniani integralisti hanno parlato con coraggio, ma non sapevano cosa stava per accadere - ha scritto ancora -. Ora sono tutti morti, e la situazione non potrà che peggiorare! Ci sono già state grandi morti e distruzioni, ma c'è ancora tempo per porre fine a questo massacro".
Nei raid aerei israeliani sono state colpite le centrifughe sotterranee dell'impianto di Natanz che venivano utilizzate per l'arricchimento dell'uranio, ha dichiarato l'esercito israeliano spiegando che sono stati inflitti seri danni alla struttura e in particolare alla ''sala di arricchimento a più livelli con centrifughe, locali elettrici e altre infrastrutture di supporto". Come riporta il Times of Israel, secondo l'Idf gli attacchi hanno anche distrutto "infrastrutture critiche che consentono il proseguimento delle attività del sito e l'avanzamento del progetto di armi nucleari del regime iraniano".
L'Aiea, l'Agenzia internazionale per l'energia atomica, ha poi confermato che il principale impianto nucleare di Natanz in Iran è stato colpito nei raid aerei israeliani. ''Monitoriamo il livello di radiazioni'', ha aggiunto il direttore generale dell'Aiea Rafael Mariano Grossi sull'account di 'X' dell'organizzazione. ''L'Aiea sta monitorando attentamente la situazione profondamente preoccupante in Iran. L'Agenzia può confermare che il sito di Natanz è tra gli obiettivi colpiti. L'Agenzia è in contatto con le autorità iraniane in merito ai livelli di radiazioni. Siamo anche in contatto con i nostri ispettori nel Paese'', ha scritto Grossi.
''Le autorità iraniane hanno informato l'Aiea che l'impianto nucleare di Bushehr non è stato colpito e non si registra un aumento del livello di radiazioni nel sito di Natanz'', ha aggiunto Grossi.
L'organismo di controllo nucleare delle Nazioni Unite ha quindi riportato la dichiarazione delle autorità iraniane, che hanno riferito che non è stato osservato alcun aumento dei livelli di radiazioni nel sito di Natanz . "Le autorità iraniane hanno informato l'Aiea che non è stato osservato alcun aumento nei livelli di radiazioni nel sito di Natanz", ha affermato l'Agenzia.
Anche l’ente per l'energia atomica dell'Iran ha riferito che "l'impianto nucleare di Natanz ha subito dei danni", ma ha rassicurato in un comunicato diffuso dai media che "test hanno inoltre dimostrato che non vi sono fuoriuscite di contaminazione radioattiva o chimica all'esterno dell'impianto".
Il comunicato sottolinea che "l'aggressione israeliana rappresenta un fallimento dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (Aiea) a causa della sua ingiustificata inazione e dell'incapacità di svolgere il suo ruolo nella protezione degli impianti nucleari pacifici".
"Non c'è dubbio -prosegue- che le pressioni politiche, questa volta accompagnate da minacce militari, non indeboliranno la determinazione di scienziati, esperti e personale che lavorano in questo settore. Al contrario, con raddoppiata determinazione, proseguiranno il loro cammino per raggiungere gli ambiziosi obiettivi del Paese: rafforzare e sviluppare l'industria nucleare".
La maggior parte dei danni alla centrale nucleare di Natanz sono stati procurati in superficie, ha poi detto Behrouz Kamalvandi, portavoce dell'Organizzazione per l'energia atomica dell'Iran, aggiungendo che, pur non stimando danni, "le capacità di arricchimento di Natanz sono sotterranee".
"Alla luce dei recenti sviluppi" dopo i raid militari condotti contro l’Iran, il ministero degli Esteri israeliano ha disposto la chiusura di tutte le missioni diplomatiche nel mondo e la sospensione dei servizi consolari. Lo ha annunciato lo stesso dicastero in una nota ufficiale, citata dal Times of Israel.
Il ministero ha inoltre invitato tutti gli israeliani all’estero a compilare un modulo online per comunicare la propria posizione e condizione attuale, al fine di agevolare eventuali operazioni di assistenza. Una procedura analoga era stata attivata dopo l’attacco di Hamas del 7 ottobre 2023, per facilitare il rientro dei riservisti e l’organizzazione di voli di evacuazione.
Il ministero delle Comunicazioni iraniano ha intanto annunciato l’introduzione di restrizioni temporanee all’accesso a internet su tutto il territorio nazionale.
"Restrizioni temporanee sono state imposte a livello nazionale", si legge in una nota diffusa dall’agenzia Isna, che cita fonti del ministero. Le autorità iraniane hanno precisato che la misura sarà revocata "una volta ristabilita la normalità".