
Il post pubblicato dopo quello dedicato a Teheran e al negoziato sul controverso programma nucleare della Repubblica islamica. L'Iran: "Non lasceremo tavolo". La fonte alla Cnn: "Colloqui a rischio"
"Ho appena avuto un bel colloquio con i nostri vertici militari. E' l'Esercito più forte che abbiamo mai avuto, anche perché stiamo accumulando armi a un ritmo mai visto prima nel nostro Paese. Speriamo, tuttavia, di non doverle mai usare". Così nella notte su Truth il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, in un post pubblicato dopo quello dedicato all'Iran e alle ultime notizie nel mezzo del difficile negoziato sul controverso programma nucleare della Repubblica islamica.
Nel post su Teheran, Trump ha affermato che gli Stati Uniti, nell'ambito di un possibile accordo, non consentiranno all'Iran di proseguire con l'arricchimento dell'uranio. "In base al nostro potenziale accordo - si legge infatti- non consentiremo alcun arricchimento dell'uranio".
Le affermazioni sono in contrasto con quanto rivelato ieri da Axios secondo cui la proposta presentata sabato alla Repubblica islamica consentirebbe l'arricchimento dell'uranio a bassi livelli in terra iraniana per un periodo di tempo da definire. Teheran rivendica il suo diritto di arricchire l'uranio e insiste sulla natura pacifica del suo programma nucleare.
L'Iran ha intanto chiesto agli Stati uniti garanzie formali sulla revoca delle sanzioni per arrivare a un accordo definitivo dopo cinque round di negoziati. "Quello che per noi è importante è garantire la fine delle sanzioni imposte contro l'Iran", ha detto il portavoce del ministero degli Esteri della Repubblica Islamica, Esmaeil Baghaei, secondo il quale "finora da parte Usa non hanno chiarito questa questione".
"Una delle nostre richieste più importanti in qualsiasi processo negoziale è la questione della revoca delle sanzioni - ha spiegato -. Abbiamo dimostrato con i fatti che non stiamo procedendo per ottenere armi nucleari".
Nelle dichiarazioni riportate dall'agenzia iraniana Mehr, il portavoce ha anche confermato che Teheran ha ricevuto una proposta da parte di Washington. "Ricevere un testo non significa che sia stato accettato o che sia accettabile", ha puntualizzato, ripetendo che ci sarà "una risposta adeguata". "Qualsiasi testo che contenga richieste estreme e che ignori i diritti e gli interessi legittimi degli iraniani non otterrà una risposta positiva", ha ripetuto il portavoce della diplomazia iraniana che ha sempre rivendicato il suo diritto all'uso pacifico del nucleare e non ha mai accettato di porre fine all'arricchimento dell'uranio.
L'Iran intanto, "pur preservando i suoi interessi nazionali, non abbandonerà mai il tavolo dei negoziati" con gli Stati Uniti sul suo programma nucleare, ha affermato la portavoce del governo iraniano, Fatemeh Mohajerani, mentre un funzionario iraniano, interpellato dalla Cnn, ha definito "incoerente e sconclusionata" la proposta presentata nei giorni scorsi dagli americani a Teheran. Altre fonti citate dall'emittente Usa segnalano difficoltà nei colloqui, evidenziando anche la possibilità che non si tenga mai il sesto round.
"Nel campo nucleare e delle sanzioni, i piani del governo sono chiarissimi e non esitiamo ad attuarli", ha proseguito Mohajerani, rispondendo durante un briefing con la stampa a una domanda sui negoziati indiretti tra Iran e Stati Uniti. "Come è stato sottolineato più volte, siamo a favore di negoziati trasparenti e onesti, senza sostenere una cosa oggi e un'altra diversa domani, o dire qualcosa in segreto e dietro le quinte per poi annunciare una cosa diversa ai media", ha spiegato la portavoce, secondo quanto riferito dall'agenzia di stampa Irna.
La proposta Usa è stata intanto definita "incoerente e sconclusionata" da un funzionario iraniano di alto livello alla Cnn, che ha segnalato pessimismo tra le fonti a conoscenza degli sviluppi nei difficili negoziati. C'è molta incertezza, dicono, sulla possibilità di nuovi colloqui.
Nelle scorse ore la rete americana ha riferito di aver appreso di un cambiamento nella posizione degli Stati Uniti sulla questione dell'arricchimento dell'uranio nella nuova proposta, con gli Usa che potrebbero investire nel nucleare civile in Iran e unirsi a un consorzio che potrebbe includere Paesi della regione e l'Aiea e che monitorerebbe l'arricchimento dell'uranio a bassi livelli in terra iraniana. In precedenza da parte americana veniva esclusa l'ipotesi di consentire l'arricchimento dell'uranio in Iran nel contesto di una nuova intesa sul nucleare dopo l'accordo internazionale del 2015 da cui si ritirarono gli Stati Uniti all'epoca della prima Amministrazione Trump.
Per il funzionario iraniano interpellato dalla Cnn, la nuova proposta, "a prima vista, viene considerata incoerente e sconclusionata, molto irrealistica e con richieste eccessive". "Sinora il principale ostacolo al successo dei colloqui è stato il fatto che gli americani cambiano costantemente posizione", ha accusato, parlando di un lavoro "più difficile che mai" e di un "testo chiaramente in conflitto con le ultime intese raggiunte al quinto round di negoziati", quello di Roma del 23 maggio.