
Il segretario di Forza Italia al Congresso dei giovani azzurri: "Nessuno come noi ha salvato bambini palestinesi. Italia è il Paese che ha fatto di più"
La mamma di Adam ''ha deciso di far arrivare il figlio in Italia. Verrà appena possibile, appena risolti i problemi di autorizzazione sanitaria. Verrà accompagnato dalla zia e da altri 4 bambini che sono figli della zia. Appena possibile partirà anche il marito. Questo dimostra quanto il popolo palestinese guardi all'Italia come luogo di speranza e di salvezza''. Il piccolo Adam "potrebbe essere operato il giorno 11''. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, parlando a margine del Congresso nazionale degli azzurri.
Nel suo intervento al Congresso il vicepremier e segretario di Forza Italia ha scandito: "Sono davvero indignato quando ascolto toni e parole violente, anche in Parlamento, accusandoci di avere le mani lorde di sangue, solo per trovare compattezza nella sinistra, ma i cattivi maestri rischiano di fomentare odio, non di costruire pace... Nessuno come noi ha salvato bambini palestinesi. L'Italia è il Paese che ha fatto di più. Non bisogna mai odiare perché non sai come la propaganda di odio può creare reazioni inconsulte. Bisogna dire sempre la verità, evitare strumentalizzazioni''.
"Ognuno organizza le sue manifestazioni - ha detto Tajani - Lavora più per la pace chi porta 700 palestinesi e salva la vita a tanti bambini, di chi gira con la kefiah e strumentalizza le vittime di un massacro che è inaccettabile. Non ho visto una proposta concreta di questi che organizzano manifestazioni. Qual è la proposta concreta? Ritirare l'ambasciatore d'Israele? Pensate che si costruisca la pace se lo ritirassimo? Senza di lui non sarebbero entrati i camion di Food for Gaza. L'unico Paese che è riuscito a far entrare una colonna di camion per portare beni alla popolazione palestinese attraverso un'organizzazione delle Nazioni Unite è l'Italia. Su questo punto di vista sto a posto con la mia coscienza, perché i palestinesi ci ringraziano''.
Tema cittadinanza. ''Non sono un pericoloso lassista, sono il primo a dire che va contrastata l'immigrazione clandestina'', ma ''qui parliamo di gente che sta in Italia in modo regolare, figlia di gente, che lavora in Italia e per dare risposta a questi ragazzi, per permettere di dare loro la libertà ragionata di diventare cittadini, è più serio dire che diventi cittadino se hai studiano in Italia perché ti senti italiano", ha affermato Tajani.
Del resto, ha proseguito il vicepremier, ''abbiamo l'insegnamento dell'impero romano, che accoglieva, che aggregava, è sempre lo stesso discorso su Fedez: se sei forte della tua identità, perché avere paura di un milione di ragazzi che studiano, giocano a pallone come te, vanno a ballare insieme a te? Se sei forte ti rinforzi se loro diventano parte della tua squadra, del tuo sistema, se diventano parte della tua comunità". ''Per fortuna - ha sottolineato - la seconda parte della nostra proposta sullo ius sanguinis solo a chi ne ha diritto è già stata accettata''.
Dal palco del Congresso nazionale dei giovani azzurri, Tajani ha difeso la scelta di ospitare Fedez. "Penso che il movimento giovanile abbia il diritto di capire attraverso i suoi ospiti quali sono i problemi della società e come risolverli ascoltando dei testimoni. E non è detto che il testimone debba avere tatuato il nome di Berlusconi o il simbolo di Forza Italia sulla pelle...'', le parole del vicepremier.
''Berlusconi ha sempre puntato sui giovani, aveva puntato su di noi quando eravamo più giovani... Tanti si sono fatti le ossa con Forza Italia Giovani e hanno acquisito un senso di appartenenza. Il movimento giovanile non deve essere una brutta copia del movimento nazionale, ma un luogo di confronto, una fucina di idee'', ha sottolineato il segretario di Forza Italia.
Poi, concludendo: ''Finché sarò segretario di partito farò di tutto perché voi possiate essere liberi per costruire un'Italia migliore. Noi dobbiamo fare una sola cosa: darvi l'esempio di essere dei dirigenti leali, capaci. Questo è il compito di chi vi guida. Siamo noi che siamo responsabili di voi, come un buon padre di famiglia...''.