"Italia a Udine può eliminare Israele almeno sul campo", bufera sul giornalista del Tg3

La frase del cronista in diretta, protesta Fratelli d'Italia

Il giornalista del Tg3 Jacopo Cecconi in diretta da Udine
Il giornalista del Tg3 Jacopo Cecconi in diretta da Udine
14 ottobre 2025 | 21.10
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A Udine "l'Italia ha la possibilità di eliminare Israele almeno sul campo, vincendo". E' bufera su Jacopo Cecconi, giornalista del Tg3 che in diretta dalla città teatro del match ha pronunciato la frase che ha scatenato le proteste di Fratelli d'Italia.

“Gravissimo ed assurdo - dichiara il deputato di Fratelli d’Italia, Francesco Filini, capogruppo nella Commissione Vigilanza Rai - quanto andato in onda questa sera al Tg3 nel servizio sulla partita di calcio Italia-Israele. In chiusura, infatti, il giornalista ha detto: ‘L’Italia avrà la possibilità di eliminare Israele almeno sul campo’. Una frase che fa orrore, inaccettabile che mi auguro che tutti censurino con fermezza. A partire dall’Azienda a cui chiedo che siano presi immediatamente provvedimenti. Così come l’Ordine dei giornalisti che deve far sentire la propria voce. Simili frasi che istigano all’odio e alla violenza non possono essere tollerare, in particolare nel Servizio pubblico, che invece deve sempre ispirare ai valori della tolleranza e del rispetto della dignità altrui. Presenterò immediatamente un’interrogazione perché sia fatta luce su questo riprovevole episodio”, la conclusione.

“Le dichiarazioni in diretta di un giornalista, durante il Tg3, sono imbarazzanti e sintomo di un clima irragionevole messo in atto da certa stampa. È utile - le parole del senatore di Fratelli d’Italia, Raffaele Speranzon, componente della Commissione Vigilanza Rai - soffermarsi poi su quanto sia lunare definire Telemeloni questo servizio pubblico. Quanto affermato durante il servizio da Udine in vista della partita Italia-Israele è pericoloso e vergognoso allo stesso tempo. Il cronista, commentando i fatti fuori dallo stadio, dove sfilerà una manifestazione pro Pal ha detto: ‘L’Italia ha la possibilità di eliminare Israele almeno sul campo’. Una frase infelice e inopportuna che si commenta da sola. Accusano che una misteriosa Telemeloni voglia imporre la censura in Rai, ma è evidente che il problema sia da tutt’altra parte”.

E ancora Elisabetta Gardini, vicecapogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei Deputati: "Ritengo molto gravi le parole pronunciate da un giornalista del Tg3 durante un collegamento da Udine per la partita Italia-Israele, quando ha affermato che “l’Italia avrà la possibilità di eliminare Israele almeno sul campo”. Mi domando – e credo lo facciano in molti – cosa intendesse esattamente con l’espressione “eliminare Israele almeno sul campo”. In un momento storico così delicato, frasi di questo tipo, anche se pronunciate in ambito sportivo, rischiano di essere fraintese e di alimentare tensioni inaccettabili. È doveroso che la Rai e la redazione del Tg3 forniscano al più presto parole di chiarezza e trasparenza su quanto accaduto. Ogni linguaggio che possa anche solo indirettamente evocare ostilità o violenza nei confronti di Israele come di qualunque altro Stato va fermamente condannato. Il servizio pubblico radiotelevisivo ha il dovere di mantenere sempre equilibrio, rispetto e responsabilità nella comunicazione".

Quindi Galeazzo Bignami, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati: “Il giorno dopo aver assistito ad una delle pagine più belle della storia recente, quella di un processo di pace che si sta avviando nella Striscia di Gaza, è assurdo assistere a un servizio del Tg3 sulla partita di calcio Italia-Israele dove in chiusura il giornalista si augura che la nostra nazionale elimini “almeno sul campo Israele”. Parole gravissime che non hanno alcuna logica se non quella della propaganda pro-Pal che per troppe settimane abbiamo sentito nelle piazze e attraverso gli esponenti della sinistra. Ma è inaccettabile che queste frasi siano diffuse attraverso la Rai, il Servizio pubblico, che dovrebbe essere ispirato a ben altri valori e principi. Mi auguro che l’Azienda intervenga con fermezza e che chiarisca quanto accaduto affinchè simili episodi di propaganda pro Pal nella Rai non abbiano più a ripetersi”

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