Mattarella: "Contro attese dell'umanità sparare su luoghi di preghiera e dove si distribuisce acqua"

Il presidente della Repubblica: "Riemergono momenti oscuri del passato"

Sergio Mattarella depone una corona di fiori presso il monumento commemorativo delle vittime della Val di Stava (Foto Quirinale)
Sergio Mattarella depone una corona di fiori presso il monumento commemorativo delle vittime della Val di Stava (Foto Quirinale)
19 luglio 2025 | 13.55
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"Si spara e si uccide sui luoghi di preghiera, dove si distribuisce acqua e pane, si colpiscono soccorritori, questo crea un contrasto radicale con le attese dell'umanità ma anche introduce una spirale di risentimento e di odio che genera altre violenze". Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alla cerimonia per il centenario della Campana dei caduti di Rovereto.

"Ci troviamo in un momento storico che è in pieno contrasto con desideri, aspirazioni e attese dell'umanità, in cui riemergono ombre che si pensava non dovessero avere più spazio, di chi ritiene di reintrodurre guerre di annessione territoriale che pensavamo appartenessero ai momenti oscuri, a tempi passati, o di ripristinare il dominio del più forte su coloro che sono più deboli e poter bombardare civili nelle loro case", ha detto Mattarella.

"Si assiste al massacro di giovani intenti a festeggiare - le parole del presidente della Repubblica - Non ci si limita più neppure al pur triste compito di colpire soldati contrapposti ma si spara e si uccide sui luoghi di preghiera, sui luoghi in cui si distribuisce acqua a chi ha sete e pane a chi ha fame, si colpiscono soccorritori che prestano aiuto ai feriti".

Ci troviamo in "una condizione che esorta a rilanciare il messaggio partito da qui 100 anni fa, una condizione di speranza cui l'umanità aspira e che deve prevalere su quanto avviene e che crea disorientamento nella vita interna e anche nella vita quotidiana delle persone", ha affermato il capo dello Stato, dopo aver fatto riferimento ai conflitti in corso.

Questa mattina Mattarella, al cimitero monumentale di San Leonardo, nel 40esimo della catastrofe della Val di Stava, ha deposto una corona e salutato i parenti delle vittime.

Nella Val di Stava "non è stata la natura a uccidere", la tragedia "è stata causata artificialmente dall'uomo. Vi sono state responsabilità delle imprese, incuria, mancata vigilanza delle autorità, a determinarla fu l'indifferenza al pericolo delle persone sulla base di una errata concezione dell'uomo e dell'ambiente, considerato risorsa da sfruttare e non come valore", ha detto il presidente della Repubblica.

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