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Ucraina, a Tirana riunione 'volenterosi'. Meloni: "Italia assente? Sostegno a Kiev ma non disponibili a invio truppe"

Colloquio telefonico tra Trump, Zelensky, Macron, Merz, Starmer e Tusk. Il presidente francese: "Europa prepara nuove sanzioni alla Russia in coordinamento con Usa"

Giorgia Meloni
Giorgia Meloni
16 maggio 2025 | 10.32
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"Bisogna porre fine a questa guerra il prima possibile, e in modo giusto. L'Ucraina ha bisogno di pace". E la pace in Europa dipende dal fatto che l'Ucraina riesca a ottenerla". Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, al vertice della Comunità Politica Europea a Tirana, in Albania.

"La nostra priorità assoluta è un cessate il fuoco completo, incondizionato e onesto. Questo deve avvenire immediatamente, per fermare le uccisioni e creare una base solida per la diplomazia", ha scandito il presidente ucraino.

Colloquio telefonico tra 'volenterosi', Trump e Zelensky

Zelensky ha riferito di un colloquio telefonico avuto con il presidente americano Donald Trump insieme al capo dell'Eliseo Emmanuel Macron, al cancelliere tedesco Friedrich Merz, al primo ministro britannico Keir Starmer e al premier polacco Donald Tusk. In precedenza l'Eliseo aveva fatto sapere che i leader si erano riuniti a Tirana a margine della sessione plenaria del summit del Cpe.

''Abbiamo discusso dell'incontro di Istanbul. L'Ucraina è pronta a compiere i passi più rapidi possibili per raggiungere una vera pace, ed è importante che il mondo mantenga una posizione forte'', ha sottolineato Zelensky.

''La nostra posizione: se i russi rifiutano un cessate il fuoco completo e incondizionato e la fine delle uccisioni, devono seguire sanzioni severe. La pressione sulla Russia deve essere mantenuta finché la Russia non sarà pronta a porre fine alla guerra. Grazie a tutti coloro che nel mondo stanno aiutando'', ha aggiunto il presidente ucraino.

Meloni: "Avanti con sostegno a Kiev, guerra deve finire subito"

"Continueremo a sostenere l'Ucraina e a impegnarci affinché questa guerra finisca immediatamente - ha detto la premier Giorgia Meloni, in un passaggio del suo intervento al summit - Perché la nostra sicurezza e la nostra libertà dipendono dal ripristino della forza del diritto sulla legge del più forte".

"Il mondo ha visto chiaramente chi è davvero disposto a sedersi al tavolo dei negoziati e chi no. E questo mostra, al di là di ogni propaganda, chi cerca davvero la pace e chi invece no. Allo stesso tempo, non dobbiamo interpretare quanto accaduto ieri (ai colloqui di Istanbul, ndr) come una battuta d'arresto e gettare la spugna", ha osservato la premier.

"Dobbiamo insistere con determinazione per raggiungere finalmente un cessate il fuoco incondizionato e un vero accordo di pace, con serie garanzie di sicurezza per l'Ucraina. E siamo assolutamente pronti a fare quanto necessario per raggiungere questo obiettivo", ha dichiarato la presidente del Consiglio.

Meloni: "Mancata presenza a riunione 'volenterosi'? Italia non disponibile a invio truppe"

Poi, parlando a Tirana, ha messo in chiaro: "Ci tengo a dire una cosa. Rispetto a questo dibattito sulla mancata presenza italiana alle riunioni tra Gran Bretagna, Francia, Polonia, Germania e Ucraina, devo ribadire una cosa che ho già spiegato diverse volte, e cioè che l'Italia ha da tempo dichiarato di non essere disponibile a mandare truppe in Ucraina".

"Non avrebbe senso per noi partecipare a formati che hanno degli obiettivi sui quali non abbiamo dichiarato la nostra disponibilità - ha rilevato - Credo sia un fatto di chiarezza e di coerenza".

"A chi si lamenta - l'opposizione, per esempio - chiedo la mia stessa chiarezza e coerenza. Ci viene chiesto di partecipare a questi format perché dovremmo mandare le truppe in Ucraina, oppure solo per fare una foto e dire di no? Su queste cose bisogna essere seri, e io sono una persona seria", ha scandito replicando alle critiche dell’opposizione per la sua assenza alla riunione dei 'volenterosi', tenutasi a margine del vertice della Comunità Politica Europea.

"Dopodiché, l'Italia - che ha sempre sostenuto l'Ucraina - continua a partecipare a tutti gli altri format e a tutte le altre iniziative. Su questa iniziativa specifica, invece, non abbiamo dato la nostra disponibilità", ha aggiunto.

Meloni ha avuto numerosi incontri a margine con i leader europei e internazionali presenti. Tra i colloqui di rilievo della mattinata, quello con la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, e con la prima ministra danese Mette Frederiksen. A questi si sono aggiunti altri confronti con leader europei e regionali, come il presidente di Cipro Nikos Christodoulides, e con la presidente della Confederazione Svizzera Karin Keller-Sutter. A margine dei lavori del summit si è svolto un incontro bilaterale tra la premier e il primo ministro albanese, Edi Rama.

Macron: "Europa prepara nuove sanzioni a Mosca in coordinamento con Usa"

''L'unità dell'Europa è fondamentale'' rispetto alla crisi in Ucraina, ha dichiarato il presidente francese Macron. "Le ultime ore hanno dimostrato che la Russia non vuole un cessate il fuoco", ha detto Macron, commentando la mancata presenza di Vladimir Putin ai colloqui a Istanbul.

Per il presidente francese è necessaria ''una maggiore pressione da parte degli europei e degli americani sulla Russia'', perché ''altrimenti non accetterà mai un accordo di cessate il fuoco'' in Ucraina.

Poi, al termine del summit, ha spiegato che l'Europa sta preparando nuove sanzioni contro la Russia "in coordinamento" con gli Stati Uniti. "Stiamo preparando nuove sanzioni con gli Stati Uniti per ogni evenienza", ha detto il presidente francese. "Noi continuiamo a sostenere un cessate il fuoco di 30 giorni", ha ribadito.

"Il presidente Trump intende organizzare degli scambi con la parte russa nelle prossime ore o nei prossimi giorni", ha affermato Macron in conferenza stampa a Tirana, parlando dei colloqui che si sono svolti oggi a Istanbul tra Russia e Ucraina. "Penso che saranno all'inizio contatti telefonici", ha aggiunto il presidente francese.

Nuove sanzioni alla Russia

Nel suo intervento al vertice la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha detto che le sanzioni imposte dall'Ue nei confronti della Russia per la guerra in Ucraina "mordono" e l'Unione è pronta a fare "ancora di più" per portare Putin "al tavolo dei negoziati".

"Il solo fatto di essere qui oggi, insieme a te, Volodymyr - ha affermato - è la prova della nostra ferrea unità. Per tre lunghi anni abbiamo dimostrato la nostra unità, la nostra determinazione e una cooperazione sempre maggiore, per difendere la sovranità dell'Ucraina, per trovare un percorso verso un accordo di pace e solide garanzie di sicurezza per l'Ucraina".

Per "tutto il percorso - ha aggiunto - la maggior parte dei membri dell'Epc ha sostenuto sanzioni severe contro la Russia. Queste sanzioni sono dolorose. I ricavi russi dal petrolio e dal gas sono diminuiti di quasi l'80% rispetto a prima della guerra".

Per von der Leyen, "il deficit russo sta salendo alle stelle. I tassi di interesse sono proibitivi. L'inflazione è in aumento, ben oltre il 10%. E siamo pronti a fare di più per portare il presidente Vladimir Putin al tavolo dei negoziati. Gli oratori che mi hanno preceduto hanno descritto le montagne russe degli ultimi giorni. Per essere chiari: vogliamo la pace". Pertanto, "stiamo lavorando a una nuova serie di sanzioni".

Il Consiglio Affari Esteri dell'Ue approverà formalmente, martedì prossimo, il diciassettesimo pacchetto di sanzioni in risposta all'aggressione russa contro l'Ucraina. Si tratta, ha spiegato un alto funzionario Ue, di 75 persone, tra fisiche e giuridiche, incluse negli elenchi, e di "quasi 200 navi" appartenenti alla cosiddetta 'flotta ombra' di petroliere, che la Russia utilizza per aggirare il price cap sul greggio che l'Occidente tenta da anni di imporre.

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