Regionali, centrodestra e centrosinistra verso le urne

05 agosto 2025 | 17.40
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Nei prossimi mesi oltre 15 milioni di cittadini saranno chiamati a votare per eleggere il nuovo Presidente e il nuovo Consiglio regionale in sette Regioni: Veneto, Campania, Puglia, Toscana, Marche, Calabria e Valle d’Aosta. In molti casi la scelta dei candidati agita sia il centrodestra sia il centrosinistra. Le Marche sono la Regione che va prima al voto dove il clima si è surriscaldato dopo l’avviso di garanzia che ha raggiunto il candidato del centrosinistra, l’ex sindaco di Pesaro Matteo Ricci. La sua candidatura è stata in bilico fino a quando, dopo aver incassato da subito il sostegno di Pd e Avs, il leader dei Cinquestelle Giuseppe Conte ha sciolto la sua riserva confermando l’appoggio dell’intero campo largo. Nel 2020 le Marche furono l’unica Regione, la seconda a guida Fratelli d’Italia dopo l’Abruzzo di Marco Marsilio, a cambiare colore con la vittoria dell’attuale Presidente, ricandidato, Francesco Acquaroli. Gli ultimi sondaggi descrivono un sostanziale testa a testa tra i due candidati e la campagna elettorale sta entrando nel vivo. La parola andrà agli elettori domenica 28 e lunedì 29 settembre. Quanto alle altre tornate elettorali, sembra più chiaro il possibile risultato in Veneto (centrodestra), in Puglia e in Toscana (centrosinistra). In Veneto è però ancora in discussione la scelta del candidato del centrodestra, posto che lo stop al terzo mandato (il quarto in questo caso) ha escluso dalla corsa l’attuale presidente Luca Zaia, che vorrebbe presentare una lista a suo nome. Sulla scelta pesano anche gli equilibri interni alla maggioranza, con le istanze contrapposte di Lega e FdI. Per il partito della premier Giorgia Meloni, i nomi che circolano sono quelli del coordinatore veneto Luca De Carlo, del senatore Raffaele Speranzon e della parlamentare europea Elena Donazzan. La Lega sta pensando al deputato Alberto Stefani, segretario regionale della Lega in Veneto, oppure al sindaco di Treviso Mario Conte. Forza Italia ha proposto invece la candidatura di Flavio Tosi, attuale parlamentare europeo del partito di Tajani, in passato presidente e segretario della Liga Veneta, uno dei movimenti da cui è nata prima la Lega Nord e poi l’attuale Lega per Salvini premier. I partiti dell’opposizione hanno già trovato il loro candidato presidente in Veneto: è Giovanni Manildo, ex sindaco di Treviso con il Partito Democratico, che sarà sostenuto da Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi-Sinistra, Più Europa, e alcuni partiti minori di centrosinistra, oltre a una serie di liste civiche.

La Toscana non ha mai avuto un Presidente di centrodestra e, salvo che in un’occasione, i Presidenti di Regione sono sempre stati riconfermati per un secondo mandato. Queste due considerazioni portano a pensare che possa essere confermato l’attuale presidente, Eugenio Giani. In bilico c’è ancora la posizione del Movimento Cinquestelle. “In Toscana c’è una particolarità. Noi lì veniamo da 5 anni di opposizione a questa giunta. L’abbiamo contrastata politicamente e combattuta su progetti concreti, quindi oggi di fronte allo stesso candidato che si ripropone, entrare in giunta, per noi è veramente un sacrificio notevole”, sono state le parole di Giuseppe Conte. La decisione finale sarà presa nei prossimi giorni attraverso una votazione online tra gli iscritti al Movimento.

La Puglia è amministrata da vent’anni dal centrosinistra, prima con le due giunte guidate da Nichi Vendola (2005-2015) e poi con le due di Michele Emiliano (2015-2025), che non può ricandidarsi. Il candidato più accreditato è Antonio Decaro, già successore di Emiliano come sindaco di Bari e attuale parlamentare europeo del Partito Democratico. Neanche la coalizione di centrodestra ha ancora un candidato ufficiale in Puglia, rumors danno il parlamentare brindisino di Forza Italia, Mauro D’attis, come possibile candidato del centro destra. La Campania, allo stato attuale, risulta contendibile se si verificasse la rottura, sempre più improbabile, tra il governatore uscente Vincenzo De Luca e il Pd. Il Partito Democratico e gli altri partiti della coalizione di centrosinistra sono al lavoro per la scelta di un candidato per sostituire De Luca. Uno dei nomi più discussi in questi mesi è quello dell’ex presidente della Camera Roberto Fico, esponente del Movimento 5 Stelle. Secondo le indiscrezioni, l’incontro tra Conte e De Luca di qualche giorno fa sarebbe servito proprio a proporre all’attuale Presidente di sostenere la candidatura di Fico in campagna elettorale. De Luca gode di un ampio seguito personale in Campania, e il suo eventuale sostegno a un candidato può risultare decisivo per l’esito delle elezioni regionali. Se dovesse esserci invece una rottura con De Luca, il centrodestra potrebbe decidere di schierare un candidato di peso, Edmondo Cirielli o anche il ministro Matteo Piantedosi per puntare alla vittoria. Tra le ultime notizie, le dimissioni e la ricandidatura per il centrodestra di Roberto Occhiuto in Calabria che ha reagito con una mossa a sorpresa ad un avviso di garanzia ricevuto a giugno 2025 per corruzione. Il centrosinistra in questo caso si trova a dover accelerare per individuare uno sfidante, c’è chi ipotizza in questo caso un esponente del Movimento Cinque Stelle come l’ex Presidente dell’INPS, Pasquale Tridico, oggi europarlamentare pentastellato.

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