
Il Presidente dell’ANAC, Giuseppe Busìa, ha presentato alla Camera dei deputati la relazione annuale dell’attività svolta nel corso del 2024 dall’Autorità Anticorruzione. Tra i diversi i temi affrontati, sono emerse particolari criticità riguardo allo stato di attuazione PNRR: in alcuni settori la spesa effettiva risulta ancora inferiore al 30% delle risorse stanziate. Decisamente problematico anche il dato sugli affidamenti diretti che costituiscono il 98% degli acquisti di beni e servizi. Parallelamente emerge un addensamento di procedure tra 135.000 e 140.000 euro, spesso frutto di un frazionamento artificioso volto a rimanere sotto le soglie di legge e ad aggirare le regole della concorrenza. Una tendenza che inoltre favorisce inefficienze e infiltrazioni mafiose specie nei contesti più fragili. In ambito di mercato dei contrati pubblici viene segnalato un calo rilevante di appalti di lavori, -38,9%. Ulteriore dato negativo è il valore economico complessivo degli appalti pubblici, 271,8 miliardi di euro, in caldo del 4,1% rispetto al 2023 e del 7,3% rispetto al 2022. Il Presidente dell’ANAC, inoltre, ha censurato i troppi casi di conflitto d’interesse, la mancanza di tutela causata dall’abrogazione del reato di abuso d’ufficio, la riduzione di tutele a garanzia dell’inconferibilità che mette in discussione la separazione tra politica e gestione, la grave carenza di una disciplina organica delle lobby. Sul capitolo sicurezza sul lavoro, Busìa ha dichiarato: “Inaccettabile che si verifichino ancora tanti incidenti e troppi morti sul lavoro. Preoccupano i dati del nostro Casellario delle imprese che nel 2024 ha registrato 1.448 annotazioni per violazione delle norme su salute e sicurezza, il 43% in più rispetto all’anno precedente e l’83% in più in confronto al 2022”. Infine, sul tema dell’Intelligenza Artificiale negli appalti, il relatore ha segnalato: “Ancora pochi sono in grado di gestire questi strumenti con il rischio, fra l’altro, che alcune scelte riservate alla responsabilità pubblica vengano delegate a operatori privati”.
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