
"In Italia il 10% dei 144mila pazienti con Sclerosi multipla, ovvero 14mila persone, sono escluse dal sistema dei servizi perché hanno più sintomi e, di conseguenza, più bisogni sovrapposti che però non trovano risposte. Si tratta di persone che vivono perlopiù al Sud e nelle isole dove il contesto dei servizi è più debole”. Lo ha detto Tommaso Manacorda, ricercatore in welfare, advocacy e sanità pubblica dell’Associazione italiana sclerosi multipla (Aism), commentando i dati del progetto 'Hard to Reach', realizzato dalla Fondazione italiana sclerosi multipla (Fism), con il sostegno del ministero della Salute, e presentato alla Camera contestualmente al 'Barometro Sclerosi multipla e patologie correlate 2025' realizzato da Aism.