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Tumori, questionario GastroForm per screening stomaco 'cambia storia malattia'

Esperti, 'meno del 20% dei casi è diagnosticato in fase iniziale' - Oggi a Brescia convegno nazionale Road to Gastroscreening/3

Tumori, questionario GastroForm per screening stomaco 'cambia storia malattia'
13 giugno 2025 | 12.37
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Un questionario promette di cambiare la storia del tumore dello stomaco. Si chiama GastroForm, è formato da 79 domande e, a breve, sarà avviato uno studio per la sua validazione scientifica. Nel 2024 in Italia sono stati stimati circa 14.100 nuovi casi di carcinoma gastrico, ma meno del 20% è individuato in fase iniziale, con la conseguenza che la sopravvivenza a 5 anni è del 32% appena. Una netta differenza rispetto a Giappone e Corea del Sud, dove supera il 60%. In molti Paesi orientali, infatti, la gastroscopia rientra tra gli esami di screening anti-cancro garantiti dai sistemi sanitari nazionali, mentre ad oggi non esistono strategie di screening del tumore dello stomaco, non solo in Italia, ma in tutti i Paesi occidentali. GastroForm fa parte di Gastroscreening (www.gastroscreening.it), uno dei primi progetti in Europa che mira a identificare le persone a rischio di sviluppare il tumore dello stomaco grazie a un test di primo livello. Lo studio per la validazione scientifica del questionario è presentato oggi a Brescia, al convegno nazionale 'Road to Gastroscreening/3', con gli interventi di clinici, epidemiologi, anatomopatologi, biologi molecolari, istituzioni e associazioni di pazienti.

"In Giappone e Corea del Sud l'adesione al programma di screening gastrico è elevata e supera il 70% - spiega Gian Luca Baiocchi, co-fondatore e responsabile scientifico di RicerChiAmo Onlus, direttore della Chirurgia generale dell'Asst di Cremona, ordinario di Chirurgia generale all'Università degli Studi di Brescia - In Italia, dove il tumore dello stomaco è meno frequente, non è possibile adottare il 'modello orientale', anche per le enormi differenze culturali che ostacolerebbero in Occidente l'adesione a un test invasivo come la gastroscopia. Inoltre, se questo esame nel nostro sistema sanitario fosse esteso a tutti i cittadini al di sopra di una certa età, non risponderebbe ai criteri di costo-efficacia, come invece avviene per la mammografia, per il test del sangue occulto nelle feci e per il Pap test o l'Hpv test utilizzati da tempo per la diagnosi precoce, rispettivamente, dei tumori del seno, del colon-retto e della cervice uterina".

Per questo, continua lo specialista, "siamo partiti dalla necessità di individuare un esame di primo livello, non invasivo, a bassissimo costo e relativamente specifico per questa neoplasia per una valutazione iniziale della popolazione a rischio, a cui può essere poi consigliata la gastroscopia. Solo così è possibile aumentare il numero di diagnosi precoci. Nel 2022, abbiamo elaborato una prima versione di GastroForm, con 38 domande e la sua sottomissione a circa 5mila persone fra 40 e 80 anni. In base alle risposte, a più di 600 cittadini è stato consigliato di sottoporsi alla gastroscopia. La seconda fase del progetto ha visto il perfezionamento del questionario, grazie al coinvolgimento degli epidemiologi del'Istituto Mario Negri di Milano". Qui, prosegue Silvano Gallus, responsabile del Laboratorio di ricerca sugli Stili di vita del Mario Negri, "analizzando l'intera letteratura scientifica abbiamo aumentato il numero di domande di GastroForm, portandole a 79".

"Molti quesiti - descrive Gallus - si concentrano sull'anamnesi patologica personale e familiare e sugli stili di vita, come il consumo di alcol, il fumo di sigaretta e l'attività fisica. Un'ampia sezione del questionario è inoltre dedicata alle abitudini alimentari, indagando la frequenza di consumo di alimenti associati in letteratura a un rischio maggiore, come per le carni processate o i cibi salati, o minore, come per la frutta, la verdura e i cereali integrali, di sviluppare un tumore gastrico. Questo approccio consente di stimare il rischio individuale sulla base di fattori epidemiologici noti, offrendo uno strumento utile per orientare strategie di diagnosi precoci". Da qui l'importanza della validazione scientifica di GastroFprm, che permetterà di identificare gli individui con un alto rischio di tumore gastrico. Lo studio - riporta una nota coinvolgerà 10 centri di endoscopia digestiva in tutta Italia, che sottoporranno il questionario a pazienti a cui è già stato indicato di eseguire la gastroscopia, per poi raccogliere le risposte e confrontarle con i risultati dell'esame endoscopico e delle biopsie. "Obiettivo primario - chiarisce Baiocchi - è, nei pazienti a rischio, l'individuazione di un gruppo di lesioni pretumorali. Sono rappresentate dall'esofago di Barrett, causato dal reflusso gastroesofageo, dalla gastrite cronica atrofica con metaplasia intestinale, un tipo di gastrite a rischio di sviluppare il cancro, e dalla Nin (noninvasive neoplasia), cioè la modificazione delle cellule che può portare al tumore. I pazienti che presentano queste lesioni devono sottoporsi a controlli frequenti. Oggi con la gastroscopia viene individuato circa l'8% di queste lesioni preneoplastiche. Grazie a GastroForm possiamo raggiungere una percentuale del 40%. Un paragone efficace è costituito dai polipi intestinali identificati durante la colonscopia ed eliminati grazie a questo esame, prima che diventino tumori". "La gastroscopia eseguita in corso di screening - sottolinea Roberto Grassia, responsabile della Gastroenterologia ed endoscopia digestiva dell'Asst di Cremona - deve essere un esame di qualità che comprenda la preparazione e sedazione del paziente, l'uso di strumenti ad alta definizione che consentano di individuare piccolissimi cambiamenti della mucosa gastrica, un tempo di osservazione minimo, pari a 7 minuti in base alla letteratura orientale, la possibilità di eseguire biopsie, una valutazione istologica adeguata e, ovviamente, l'esperienza dell'operatore. In quest'ambito, anche l'impiego dell'intelligenza artificiale si sta rivelando utile, anche se non è ancora uno standard rispetto agli altri parametri".

"L'incidenza del tumore gastrico, a livello globale, è diminuita per almeno 3 decenni a partire dall'inizio degli anni '90 grazie all'eradicazione dell'infezione da Helicobacter pylori con la terapia antibiotica - evidenzia Baiocchi - Negli ultimi anni la riduzione della malattia si è fermata, perché il grande utilizzo di antibiotici ha creato ceppi resistenti del batterio. Il carcinoma gastrico resta, quindi, una neoplasia ad alto impatto. A dicembre 2022 il Consiglio europeo ha emanato nuove raccomandazioni sugli screening oncologici, suggerendone l'estensione anche a polmone, prostata e stomaco. Il nostro progetto si colloca in questo contesto. Dopo la validazione scientifica del questionario, proporremo GastroForm alle società scientifiche e alle istituzioni".Al termine del convegno 'Road to Gastroscreening/3' e dell'assemblea degli associati di RicerChiAmo Onlus, è previsto il confronto su 'Il finanziamento privato alla ricerca scientifica. Un modello virtuoso', con gli interventi, tra gli altri, di Alessandra Lugo (Istituto Mario Negri) e Simona Tironi (assessore all'Istruzione di Regione Lombardia). "Le istituzioni sanitarie di Regione Lombardia - commenta Tironi - guardano con grande interesse a studi scientifici che hanno l'obiettivo di migliorare la salute pubblica attraverso politiche di screening. Per il cancro dello stomaco, diversamente da altre malattie tumorali, siamo ben lontani dall'aver trovato una buona soluzione per la diagnosi precoce. Anche la mia famiglia è stata colpita anni fa da una neoplasia gastrica, trovata purtroppo in uno stadio avanzato e quindi senza possibilità di guarigione. A RicerChiamo Onlus e agli esperti impegnati nel convegno Road to Gastroscreening/3 va pertanto tutto il mio supporto, unito a quello dell'istituzione che rappresento".

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