
L'artista salentina si racconta all'indomani del concerto inaugurale del suo tour alle Terme di Caracalla e alla vigilia dell'uscita del nuovo album 'Io non sarei'
Rinascita, maternità e nuove consapevolezze. Radiosa al settimo mese di gravidanza, Alessandra Amoroso si racconta il giorno dopo il concerto inaugurale del suo tour alle Terme di Caracalla. "Una serata meravigliosa, condivisa con persone speciali, dentro e fuori dal palco", dice l'artista riferendosi agli ospiti Gigi D'Alessio, BigMama, Fiorella Mannoia, Annalisa e Giorgio Panariello, che ha sorpreso il pubblico con un monologo sul rapporto madre-figlia. Il concerto, che andrà in onda in autunno su Canale 5, anticipa l'uscita del nuovo album ‘Io non sarei’, disponibile da domani.
“La gravidanza contribuisce a farmi vivere la musica in modo completamente diverso”, confessa Alessandra e il nuovo album rappresenta "completezza come donna": "Non sarei quella di oggi se non avessi vissuto tutto quello che ho vissuto, anche le cose brutte. All'inizio della mia carriera non mi sentivo meritevole, mi auto-boicottavo. Oggi mi sento diversa, ho smesso di farmi la guerra e mi sono abbracciata, anche nel mio 'lato oscuro'". Oggi Alessandra Amoroso si sente più sicura e torna a parlare del periodo buio precedente a Sanremo 2024 quando fu travolta dall’odio social: “Sanremo è stato molto importante per me. Un momento di rimettermi in gioco dopo un periodo di stallo, emotivo e lavorativo. Il ‘lato oscuro’ mi aveva completamente abbracciata, poi ho capito che le difficoltà mi insegnano qualcosa”.
“All'odio non si è mai pronti ma oggi sono grata per quello che è successo”, dice l’artista salentina che ora ha cambiato prospettiva: “Ho iniziato a vedere le cose per quello che erano, piccole, e questo mi ha fatto crescere come essere umano e come artista. Mi sento migliorata. Sono grata anche a chi mi ha criticato, perché ho capito che non si può piacere a tutti”. L’unica cosa certa: “è che sono sempre stata me stessa, coerente e onesta. Ho inciampato, non so bene cosa sia successo, ma dico grazie a quelle persone perché mi hanno fatto capire che il focus era altrove”.
Il palco di Caracalla è stato anche l'occasione per lanciare messaggi significativi come le difficoltà per le donne madri lavoratrici. Tema che l’artista ribadisce: "Purtroppo la gravidanza viene ancora vista come un rischio per la carriera. Bisognerebbe invece supportare le donne e garantire loro gli stessi diritti degli uomini. Io mi trovo in una posizione privilegiata, ma spero che il mio messaggio possa arrivare a chi ha bisogno di aiuto". Alla domanda se avesse intenzione di rivolgersi direttamente al Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, Alessandra risponde: "Non ho il suo numero, ma uso il palco e la mia voce per far arrivare il mio messaggio".
Infine, parla della sua crescita come cantautrice che trova spazio nel suo nuovo album: “Ho sempre firmato solo brani scritti da me, ma questo disco rappresenta un vero mettermi in gioco a livello autorale. Ho iniziato a lavorarci due anni fa, poi ho avuto un blocco creativo. Ho avuto bisogno di tempo per me stessa, per ascoltarmi. Avevo troppe idee, e sentivo il bisogno di qualcuno che mi aiutasse a organizzarle, a trovare una direzione. Sono onorata di collaborare con grandi professionisti che mi stanno accompagnando in questo percorso. Riescono a interpretare i miei pensieri, anche i più complessi, e a trasformarli in musica. Dopo due anni di lavoro, sono orgogliosa del risultato”.
E sulla possibilità di realizzare un album gospel, Alessandra rivela: "È una promessa che ho fatto, prima di tutto a me stessa". Intanto, il tour estivo prosegue in diverse città italiane, concludendosi il 5 agosto a Lanciano. Poi, l'attesa più dolce: l'arrivo di Penelope, previsto per inizio settembre. di Loredana Errico