
L'artista a Pescara per ricevere il premio Sergio Bonelli
L’Intelligenza artificiale? “Non sono contro la tecnologia ma contro il modello di business di alcune aziende che sfruttano dati protetti da copyright senza autorizzazione, facendo concorrenza agli artisti con le loro stesse opere”. Questa la posizione di LRNZ, nome d’arte di Lorenzo Ceccotti, premiato a Cartoons on the Bay 2025 con il Premio Sergio Bonelli dedicato agli artisti che riescono a imprimere una propria voce autoriale in opere dalla forte crossmedialità tra fumetto e prodotti audiovisivi. L'artista, tra i protagonisti della 29esima edizione del festival internazionale dell’animazione di Pescara, dedicata proprio all'Ia, ha fondato Egair (European Guild for Artificial Intelligence Regulation), associazione che rappresenta oltre 100mila artisti impegnati contro lo sfruttamento dei dati nell'arte generata dall'Ia.
“Faccio arte generativa dagli anni '90. L'arte generativa è quella in cui l'artista crea un dispositivo che opera sul supporto al posto suo. Le Ia generative, in un certo senso, rientrano in questa categoria, ma con una differenza fondamentale: l'artista non controlla i dati e il codice utilizzati. Il problema è chi usa questi sistemi senza criterio sta sfruttando il lavoro dei colleghi”, dice Ceccotti. Ma il copyright non è l’unico problema: “L'IA sta eliminando i lavori entry-level, impedendo ai giovani di imparare il mestiere. Inoltre, è necessario educare all'uso critico di questi strumenti, che producono spesso risultati errati. La preparazione e lo spirito critico sono fondamentali”.
Artista poliedrico, Ceccotti spazia dal graphic design al cinema, passando per il fumetto (‘Golem’, ‘Astrogamma’) e l'animazione (‘Il segreto di Liberato’). “Sono un autore visivo, quindi tutto ciò che ruota intorno all'immagine mi interessa. Ma l'elemento cardine è sicuramente il disegno, il punto di partenza di tutto il resto”, dice Ceccotti rivelando che attualmente è al lavoro sul secondo volume della trilogia a fumetti ‘Geist Machine’ per Bao Publishing.
Quanto all’animazione, “è un ambito che sento molto vicino. Il fumetto è un lavoro solitario, mentre l'animazione richiede un gruppo di lavoro, il che rende il progetto più ambizioso, ma anche più complesso. Per me l'animazione rappresenta una serie di progetti speciali, un'esperienza stimolante ma intensa”. Appassionato di insegnamento, Ceccotti incoraggia le nuove leve: “Seguire i giovani talenti è la cosa più bella del questo lavoro. Ho la passione per l'insegnamento e soffro quando non riesco a seguire le nuove leve”. Un consiglio per chi vuole intraprendere questa carriera? “Disegnare, fare. Non aspettare di essere bravi per iniziare. La formazione tecnica è importante, ma la pratica è fondamentale”.