Con tanti concerti tra borghi e dimore storiche, torna il Festival della Tuscia

Dal 19 settembre al 12 ottobre, Viterbo e altri sette Comuni - Gallese, Ischia di Castro, Vallerano, Vitorchiano, Bolsena e Sutri - accoglieranno la IV edizione dell'evento

Con tanti concerti tra borghi e dimore storiche, torna il Festival della Tuscia
04 settembre 2025 | 12.41
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La Tuscia si prepara a trasformarsi in un grande palcoscenico diffuso: per tre weekend, dal 19 settembre al 12 ottobre 2025, Viterbo e altri sette Comuni (Gallese, Ischia di Castro, Vallerano, Vitorchiano, Bolsena e Sutri) accoglieranno la quarta edizione del Festival della Tuscia, un progetto ideato da Vittorio Sgarbi e già diventato appuntamento di riferimento nel panorama culturale italiano. Il Festival, che intreccia musica, arte e paesaggio, nasce con l’obiettivo di valorizzare la ricchezza storica e paesaggistica del territorio, invitando il pubblico a scoprire luoghi spesso fuori dalle rotte del turismo di massa. Un itinerario culturale che non solo porta la grande musica in scenari suggestivi – dai teatri storici alle chiese, dalle ville rinascimentali ai palazzi ducali – ma favorisce anche una ricaduta positiva sulle comunità locali, creando nuove opportunità di crescita e di incontro.

Il filo conduttore di questa edizione è “La Leggerezza”, intesa non come superficialità, ma come sguardo capace di cogliere la profondità senza esserne schiacciati. Una prospettiva che si riflette nel repertorio scelto: dalla musica da camera al repertorio sinfonico, dalle contaminazioni con la musica per film fino alle prime esecuzioni italiane. Per Massimo Spada, direttore artistico del Festival “la leggerezza è stata il punto di partenza nella costruzione di questo programma perché rappresenta uno degli aspetti più preziosi e sorprendenti della percezione musicale. Siamo spesso portati ad associare la musica a concetti di complessità e profondità intellettuale, dimenticando talvolta il lato più luminoso, positivo e aperto dell’infinita varietà che essa può offrire.

Il nostro percorso musicale si apre con le atmosfere cinematografiche del Signore degli Anelli, capaci di trasportarci in un’altra Era, per proseguire con la levigata armonia degli studi di Debussy, fino a giungere al vocalizzo sinuoso e alle danze ceche di Dvořák. Tutto questo ci conduce al cuore del festival: l’esecuzione integrale delle opere pianistiche di Maurice Ravel, il compositore che più di ogni altro ha saputo far vibrare l’aria con la vaporosità e l’incanto dei suoi capolavori”. Anche quest’anno il Festival – che verrà presentato al Comune di Viterbo a metà settembre - ospiterà artisti di fama internazionale accanto a giovani talenti emergenti. Tra i nomi più attesi: Beatrice Rana, pianista tra le più apprezzate al mondo, protagonista di un concerto al Teatro dell’Unione di Viterbo (20 settembre). Kian Soltani, violoncellista iraniano di fama internazionale, che aprirà il festival il 19 settembre, sempre a Viterbo.

Il Sestetto Stradivari, formato dalle prime parti dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, in scena nello splendido Palazzo Farnese di Ischia di Castro (26 settembre). Quatuor Arod, giovane quartetto francese già acclamato a livello internazionale (27 settembre, Villa Giustiniani di Bassano Romano). Gabriele Mirabassi, clarinettista di fama mondiale, che si esibirà con il Metaphora Ensemble (28 settembre, Teatro San Francesco di Bolsena). Calogero Palermo, primo clarinetto dei Berliner Philharmoniker, in concerto a Vitorchiano il 10 ottobre. Benedetto Lupo, pianista raffinato e tra i più apprezzati interpreti italiani, chiuderà la manifestazione il 12 ottobre nella Basilica della Quercia, santuario mariano a Viterbo.

Accanto a loro, uno spazio importante sarà dedicato ai giovani under 35, tra cui gli allievi dell’Accademia Avos Project di Roma e del Conservatorio di Perugia, a testimoniare la vocazione del festival a essere anche laboratorio di crescita e fucina di nuove voci artistiche

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