
Liam e Noel Gallagher di nuovo insieme dopo 16 anni per la prima tappa del tour mondiale, un trionfo di rock e nostalgia
"Ciao, è bello essere tornati". Bastano queste cinque parole, le prime del brano che non a caso si intitola ‘Hello’, per mandare in estasi gli oltre 70.000 fan del Principato Stadium di Cardiff e per sancire un momento che la storia del rock attendeva da 16 anni: gli Oasis sono di nuovo insieme. La lunga, gelida guerra tra i fratelli Liam e Noel Gallagher si è sciolta nel boato assordante del pubblico gallese, prima tappa di un tour di reunion che ha già il sapore della leggenda. L'attesa era palpabile, l'elettricità quasi visibile. Poi le luci si abbassano e un messaggio compare sui maxischermi, a scanso di equivoci: "Questa non è un'esercitazione. Sta succedendo davvero". E quando i due fratelli Gallagher sono saliti sul palco lo stadio è letteralmente esploso. Un'immagine su tutte ha segnato la serata: i due fratelli che si tengono per mano.
La scaletta è una mitragliata di classici: dopo l'apertura con ‘Hello’, arrivano ‘Acquiesce’, ‘Morning Glory’ e ‘Some Might Say’. In totale, 23 canzoni che ripercorrono una carriera irripetibile. Liam è in forma, la sua voce graffia come ai bei tempi. "Ciao gente, è passato troppo tempo", dice alla folla, prima di chiedere a tutti di abbracciare uno sconosciuto durante ‘Cigarettes And Alcohol’. Un gesto di unione che sembra voler cancellare anni di insulti e veleni. I fratelli non hanno rinunciato alla loro tipica ironia, scherzando anche sulla controversa questione dei prezzi dinamici dei biglietti che ha fatto infuriare i fan. "È valsa la pena pagare 40.000 sterline per il biglietto?" ha chiesto Liam scherzando.
Il concerto ha avuto anche momenti di profonda commozione. Durante le note finali di ‘Live Forever’, sugli schermi è apparsa una foto di Diogo Jota, il calciatore del Liverpool scomparso tragicamente in un incidente d’auto, un omaggio accolto da un applauso scrosciante. Ma è sul gran finale che si è consumato il rito collettivo più atteso. ‘Don't Look Back in Anger’, cantata da tutto lo stadio, l'immancabile ‘Wonderwall’ e la chiusura epica con ‘Champagne Supernova’.
"Siete stati bravi a sopportarci in questi anni, sappiamo che siamo stati difficili", ha ammesso Liam prima dell'ultima canzone. E alla fine, il gesto che tutti aspettavano: un cinque veloce e un breve, quasi timido, abbraccio tra i due fratelli. Un gesto che vale più di mille parole e che chiude un cerchio aperto nel 2009 a Parigi, quando la band si sciolse dopo una lite furibonda nel backstage.
Ad aprire la serata storica, dovuto supporto d'eccezione: i Cast, che hanno anch'essi reso omaggio a Diogo Jota con il brano ‘Walkaway’, e l'ex frontman dei Verve, Richard Ashcroft, che ha definito l'evento "una notte storica" prima di concludere il suo set con la maestosa ‘Bittersweet Symphony’.
Dopo la replica di stasera a Cardiff, il tour proseguirà a Manchester, Londra, Edimburgo e Dublino. Ma la prima battaglia è stata vinta. I re del Britpop sono tornati per riprendersi il loro trono, sperando che duri.