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Sallusti a 'Ciao Maschio': "Arrestato solo perché dirigevo Giornale di Berlusconi"

Sallusti a 'Ciao Maschio':
23 maggio 2025 | 17.55
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"La libertà non è non aver padroni, la libertà è amare ciò che fai. Berlusconi era il meno ingombrante di tutti, o meglio era talmente abile che io non mi sono mai sentito costretto, le sue telefonate iniziavano con un 'direttore tu fai quello che vuoi però io ti dico che il mio punto di vista'. Lo faceva con tale abilità che per la verità nove e mezzo su dieci aveva ragione anche nel merito". Così Alessandro Sallusti, ospite di Nunzia De Girolamo nella puntata di 'Ciao Maschio' in onda sabato 24 maggio in seconda serata su Rai1.

"Mi hanno arrestato per omesso controllo - ha proseguito - i direttori sono responsabili di tutto ciò che viene, anche della pubblicità, quindi c'era un articolo scritto da un collega querelato da un giudice. Siccome era la settima volta che io venivo condannato per omesso controllo, un giudice ha deciso che ero un delinquente abituale, quindi perdevo le attenuanti e dovevo essere arrestato per un anno e quattro mesi. In Italia non c'è nessuna legge che dice questo. Quando mi hanno arrestato, dandomi del delinquente abituale perché era la settima volta, i direttori di altri giornali ne avevano ben di più di condanne per omesso controllo. Allora perché mi hanno arrestato? Mi hanno arrestato perché dirigevo in quegli anni, nel 2010-2011, eravamo nel pieno scontro di guerra civile mediatica tra berlusconismo e antiberlusconismo".

"Io ero il direttore del giornale di Berlusconi e avevo le mie idee sulla magistratura -aggiunge Sallusti - Sono sincero, la ferita vera non è stato l'arresto in sé, anche perché dopo 40 giorni il presidente Napolitano mi ha graziato e dopo sei anni la Corte dei Diritti dell'Uomo ha condannato l'Italia a risarcirmi per ingiusta detenzione. E’ la ferita di aver preso coscienza che in questo Paese purtroppo, è un caso limite, ma si può arrestare uno per le sue idee, non per i suoi reati’’.

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