Sicilia, Pollice (Aiam): "Destinare risorse a rifinanziamento Furs"

"Eventuale incremento segnale cambio di rotta a tutela realtà culturali"

Sicilia, Pollice (Aiam):
08 luglio 2025 | 11.07
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Destinare le risorse originariamente previste per finanziare extra ordinem singole manifestazioni o enti, al rifinanziamento del Furs, restituendo centralità e funzione allo strumento normativo. È quanto chiede a nome e per conto di Aiam (Associazione Italiana Attività Musicali) il presidente, Francescantonio Pollice, all’interno di una lettera inviata al Presidente della Regione Siciliana, al Presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, all’Assessore Regionale del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo e ai Capigruppo dell’Assemblea Regionale Siciliana.

La lettera è stata scritta dopo aver appresso della decisione della Giunta della Regione Sicilia di rimuovere, dalla bozza della Finanziaria bis, tutti i contributi diretti erogati senza procedura pubblica, conseguenza temporale dell’indagine della Procura di Palermo che coinvolge autorevoli rappresentanti delle Istituzioni sull’utilizzo delle risorse pubbliche nel settore dello Spettacolo dal Vivo in Sicilia.

“La nostra esigenza come principale organismo nazionale di rappresentanza del mondo della musica – aggiunge Pollice - appare oggi ancora più impellente alla luce dell’assoluta inadeguatezza dell’attuale dotazione del Fondo, insufficiente a garantire e sostenere, in modo equo e strutturale, l’intero comparto culturale siciliano di qualità. L’incremento della dotazione finanziaria del FURS rappresenterebbe un segnale concreto di cambio di rotta verso la valorizzazione e tutela delle realtà culturali che, operando nel rispetto delle normative vigenti, contribuiscono con serietà e competenza alla crescita civile, culturale e artistica dell’intera Regione. Si auspica inoltre una più equa perequazione a favore del Settore Concertistico Privato, che - pur rappresentando un’eccellenza riconosciuta a livello nazionale dal Ministero della Cultura - continua a essere gravemente penalizzato nell’ambito delle politiche regionali. Oggi tale comparto riceve infatti meno del 2% della spesa pubblica complessiva regionale destinata allo spettacolo dal vivo. Una disparità ormai non più sostenibile, che rischia di compromettere la vitalità e la tenuta stessa dell’intero ecosistema musicale siciliano”.

“Auspichiamo, infine l’accoglimento della presente richiesta, e restiamo disponibili per il tramite della nostra delegazione siciliana a confrontarci costruttivamente con il Governo Regionale, i Gruppi Parlamentari e la Commissione Cultura dell’Ars per contribuire, nel pieno rispetto della diversità dei ruoli, a individuare, per il prossimo futuro, soluzioni in grado di rendere trasparenti e meritocratici i criteri di erogazione delle risorse destinate in Sicilia alla cultura che rappresenta non solo potente strumento di promozione dell’immagine regionale a livello internazionale, ma anche settore strategico sotto il profilo economico e occupazionale”, conclude Pollice.

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