
Dopo il flop nelle qualificazioni ai Mondiali 2018, le critiche all'allora presidente Tavecchio
La Nazionale crolla in Norvegia e il presidente federale Gabriele Gravina esonera il ct Luciano Spalletti, ormai ex. Tifosi e addetti ai lavori, davanti allo spettro del terzo Mondiale consecutivo da gustare in tv, si interrogano anche sull'opportunità di un cambiamento anche a livello di dirigenza. Non solo il campo, quindi, sotto i riflettori. Gravina era già stato in discussione, almeno nel dibattito pubblico, dopo i deludenti Europei dello scorso anno, quando l'Italia fu eliminata agli ottavi dalla Svizzera.
In quel caso Gravina confermò Spalletti nel ruolo di commissario tecnico, salvo ripensarci pochi mesi dopo. A commentare lo spettro dimissioni è stato lo stesso presidente Figc, direttamente dal Festival della Serie A di Parma: "Non vedo la possibilità di mollare in un momento così delicato. Sono convinto e lo sono quasi il 99% degli addetti ai lavori, dei delegati che mi ha dato fiducia solo qualche mese fa". Gravina è stato infatti confermato, lo scorso febbraio, come presidente della Federazione, ottenendo un nuovo mandato fino al 2028 grazie al 98,7% dei voti di tutte le componenti federali al primo scrutinio.
Ora però sul web stanno nuovamente circolando dichiarazioni, risalenti al 2017, in cui proprio Gravina invocava le dimissioni di un altro presidente Figc, il suo predecessore Carlo Tavecchio. All'indomani della clamorosa mancata qualificazione ai Mondiali del 2018, Gravina, che allora era presidente della Serie C, pronunciò parole molto dure nei confronti di Tavecchio, chiedendone le immediate dimissioni: "Mi dispiace, non ce l’ho con lui, anzi non è nemmeno il primo responsabile, ma il calcio italiano ha bisogno di una svolta, dobbiamo assumerci tutti la responsabilità. Per un atto di generosità dobbiamo fare tutti un passo indietro".
Tavecchio alla fine si dimise e proprio Gravina divenne, nel 2018, il nuovo presidente della Figc. Pochi anni dopo però anche lui provò la stessa delusione del suo predecessore, con l'Italia che perse ai playoff contro la Macedonia del Nord e rimase esclusa dai Mondiali di Qatar 2022. In questo caso però Gravina rimase alla guida della Federazione, ricordando anche l'Europeo vinto, con Mancini in panchina, nel 2021.