
La nota della Fiso sull'atleta della Nazionale di Corsa Orientamento colpito da un grave problema di salute durante la gara d’esordio in Cina l'8 agosto scorso
Non ce l'ha fatta Mattia Debertolis. L'atleta della Nazionale di Corsa Orientamento, che era stato ricoverato l'8 luglio scorso a Chengdu, in Cina, dopo un malore durante la gara inaugurale dei World Games, è morto. A darne notizia è la Federazione italiana sport orientamento (Fiso) in un comunicato.
"Mattia - scrivono il presidente Fiso, Alfio Giomi e il Consiglio Federale Fiso - ci ha lasciato, assistito fino in fondo dalla madre Erica, dal fratello Nicolò, dal resto della famiglia in Italia con il papà Fabio, la compagna Jessica, i nonni, dal presidente della sua società Gabriele Viale, dal Ct Stefano Raus e dai suoi compagni di squadra Francesco, Anna e Caterina, da Alessio Tenani e Riccardo Scalet, da tutta la governance della Iof e dal Comitato Organizzatore dei World Games, dai medici e dagli infermieri dell’Ospedale di Chengdu, dai rappresentanti del Governo italiano in Cina, dal nostro amore e da quello di chi ti ha conosciuto ovunque nel mondo. Ciao Mattia, faremo tutti del nostro meglio per onorare il tuo ricordo".
Nel pomeriggio di oggi l'atleta aveva ricevuto il sacramento dell’Estrema Unzione", spiegava Fiso in una nota, definendolo un "momento profondamente toccante e intimo" officiato "dal Vescovo di Chengdu, giunto dopo un viaggio di due ore per raggiungere l’ospedale. La mamma, Erica Zagonel, e il fratello Nicolò hanno fortemente voluto che Mattia ricevesse questo sacramento". Poi, in serata, la morte dell'atleta.