
L’intesa preliminare tra xAI e Telegram prevede l’integrazione del chatbot Grok sulla piattaforma di messaggistica, con un accordo da 300 milioni di dollari e la condivisione dei ricavi derivanti dagli abbonamenti, aprendo a nuove strategie di raccolta dati per l’addestramento dei modelli di intelligenza artificiale
La startup xAI, fondata da Elon Musk e attiva nel settore dell’intelligenza artificiale, ha raggiunto un’intesa preliminare con Telegram per l’integrazione del proprio chatbot Grok all’interno della piattaforma di messaggistica. L’accordo, del valore complessivo di 300 milioni di dollari suddivisi tra liquidità e partecipazioni azionarie, prevede una durata iniziale di un anno. Lo ha annunciato Pavel Durov, fondatore di Telegram, tramite un messaggio pubblicato sulla piattaforma X.
🔥 This summer, Telegram users will gain access to the best AI technology on the market. @elonmusk and I have agreed to a 1-year partnership to bring xAI’s @grok to our billion+ users and integrate it across all Telegram apps 🤝
— Pavel Durov (@durov) May 28, 2025
💪 This also strengthens Telegram’s financial… pic.twitter.com/ZPK550AyRV
In base ai termini dell’intesa, Telegram riceverà il 50% dei ricavi derivanti dagli abbonamenti sottoscritti attraverso l’applicazione. Durov ha inoltre specificato che xAI potrà accedere esclusivamente ai dati forniti in modo esplicito dagli utenti durante l’interazione diretta con Grok. Tuttavia, in risposta al post pubblicato da Durov, Elon Musk ha affermato che l’accordo non è stato ancora formalmente siglato, pur confermando l’esistenza di un’intesa di massima tra le parti.
L’operazione consentirebbe a xAI di accedere a un bacino di oltre un miliardo di utenti attivi mensili e, potenzialmente, a un volume significativo di dati utili allo sviluppo e al perfezionamento dei propri modelli linguistici. In un contesto in cui le fonti open source risultano sempre più limitate e meno aggiornate, l’utilizzo di interazioni pubbliche su piattaforme social e di messaggistica sta diventando una delle principali modalità di raccolta dati per le aziende impegnate nello sviluppo di intelligenze artificiali generative.
Non è ancora chiaro se xAI intenda adottare per Telegram lo stesso approccio già previsto da X, il cui regolamento sulla privacy consente l’uso dei contenuti pubblici generati dagli utenti per il training dei modelli AI. xAI, che nel corso del 2025 ha stretto numerose collaborazioni sia nel campo dell’infrastruttura tecnologica sia in quello dei servizi finanziari, non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali in merito.