Uccide moglie e figlio nel Beneventano, Salvatore Ocone ha confessato

Dopo un'ora e mezza di interrogatorio il 58enne ha ammesso di aver ucciso la donna "perché aggressiva". La Procura ha emesso un decreto di fermo per duplice omicidio

Nel riquadro Salvatore Ocone
Nel riquadro Salvatore Ocone
01 ottobre 2025 | 08.25
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Ha confessato nella notte, dopo un'ora e mezza di interrogatorio, Salvatore Ocone, operaio 58enne ritenuto l'autore del femminicidio della moglie Elisa Polcino e dell'omicidio del figlio 15enne Cosimo.

Il primo delitto è avvenuto in casa a Paupisi, in provincia di Benevento, mentre il corpo senza vita del minore è stato ritrovato in serata in auto a Ferrazzano (Campobasso), dopo una fuga di 70 chilometri.

È ricoverata in fin di vita la figlia 16enne della coppia, ricoverata alla Neuromed di Pozzili, in provincia di Isernia. A confermare le ammissioni di Ocone è stato il procuratore Gianfranco Scarfò, all'uscita dalla caserma dei Carabinieri al termine dell'interrogatorio. La Procura di Benevento ha emesso un fermo per duplice omicidio pluriaggravato, tentato omicidio e sequestro di persona.

Ocone ha ucciso la moglie 'perché aggressiva'

Secondo la ricostruzione effettuata finora dalla Procura di Benevento Elisa Polcino è stata uccisa probabilmente nel sonno con una pietra presa dal giardino e, con lo stesso sasso, sarebbe stata colpita nel letto anche la figlia, sopravvissuta anche se in gravi condizioni, e il figlio, trovato morto in auto.

"Nell'abitazione c'erano segni di trascinamento" ha spiegato il capo della Procura beneventana durante una conferenza stampa. "Durante l'interrogatorio - ha confermato il procuratore Scarfò - il signor Salvatore Ocone ha ammesso gli addebiti e ha spiegato di aver agito per l'eccessiva aggressività della moglie".

La donna, però, è stata colpita nel sonno "probabilmente tra le 5 e le 6" ha aggiunto il colonnello Enrico Calandro, comandante provinciale dei carabinieri di Benevento. Senza telefonini e Gps, per rintracciare l'auto è stato essenziale l'apporto degli elicotteristi, che hanno individuato la vettura in una zona di campagna, nascosta tra balle fieno, dove è stato effettuato un atterraggio di emergenza. Lì i militari hanno bloccato Ocone, che non ha opposto resistenza e non era armato, prima di constatare il decesso del figlio Cosimo e di allertare i soccorsi per la ragazza che respirava ancora. La 16enne è stata sottoposta ad un delicato intervento chirurgico alla testa.

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