Focus economia, dal pil Eurostat alla produzione Istat: gli ultimi dati

16 maggio 2025 | 10.15
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Crescono Pil e occupazione in Europa. Nel primo trimestre del 2025, secondo le stime pubblicate il 15 maggio da Eurostat, l’ufficio statistico dell’Unione europea, il Pil destagionalizzato è aumentato dello 0,3 per cento sia nell’area dell’euro che nell’intera Ue rispetto al trimestre precedente. Dati che confermano una stagione positiva: nel quarto trimestre del 2024, il Pil era aumentato dello 0,2 per cento nell’Eurozona e dello 0,4 nell’Ue. Inverte la tendenza l’affaticata locomotiva tedesca: la Germania recupera 0,2 punti percentuali di Pil persi nel trimestre precedente. Anche la fotografia a medio periodo rimane positiva: rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente, nel primo trimestre del 2025 il Pil destagionalizzato è aumentato dell’1,2 per cento nell’area Euro e dell’1,4 per cento nell’Ue. Volendo guardare dall’altra parte dell’Atlantico, nello stesso arco temporale il Pil negli Stati Uniti è aumentato del 2,0 per cento. Ma rispetto all’ultimo trimestre del 2024, nel primo periodo successivo all’insediamento alla Casa Bianca di Donald Trump l’economia americana ha avuto una lieve flessione dello 0,1 per cento. Anche il Pil italiano è in crescita, in linea con la media Ue in questi ultimi tre mesi (+0,3 per cento rispetto al trimestre precedente), ma a velocità dimezzata se si guarda il risultato rispetto al primo trimestre dello scorso anno: mentre il Pil dell’Ue è aumentato dell’1,4 per cento, quello italiano dello 0,6 per cento. Meglio ha fatto la Francia (+0,8 per cento), molto meglio Spagna e Polonia (rispettivamente +2,8 e +3,8 per cento). Restando all’Italia, segnali contrastanti emergono dai dati sulla produzione industriale di marzo, diffusi dall’Istat l’8 maggio. Su base mensile, l’attività industriale segna una timida crescita dello 0,1% rispetto a febbraio, confermando una modesta tendenza positiva già visibile nel primo trimestre dell’anno, che chiude con un rialzo dello 0,4% rispetto ai tre mesi precedenti. Tuttavia, il confronto con marzo 2024 mostra ancora un quadro in affanno: la produzione industriale diminuisce dell’1,8% in termini annui, al netto degli effetti di calendario. La dinamica mensile evidenzia un’evoluzione disomogenea tra i diversi comparti.

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