
Usati droni e missili. Colpite le regioni di Dnipro, Poltava, Sumy, Mykolaiv e Kiev. Il presidente ucraino: "E' risposta Russia a nostro desiderio pace"
E' salito a 16 morti, tra cui 2 bambini e un poliziotto, e a oltre 150 feriti il bilancio del massiccio attacco russo nella notte su Kiev. A confermarlo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky su 'X' parlando di ''inimmaginabile terrore e brutalità'' e spiegando che ''le operazioni di soccorso e recupero sono ancora in corso''.
''Questi attacchi brutali sono stati deliberati: queste sono state le risposte della Russia a tutti coloro che in tutto il mondo chiedevano la fine della guerra. Terrore in risposta agli sforzi di pace'', ha aggiunto Zelensky. ''Abbiamo bisogno di una pressione potente e sincronizzata sull'aggressore e di una posizione chiara da parte di tutti gli stati responsabili e amanti della pace. Possiamo fermare la Russia e il suo terrore insieme'', ha concluso.
"Il nostro team è stato sui luoghi dell'incidente e ha visto case ridotte in macerie e cittadini che attendono con ansia mentre i soccorritori cercano ancora i dispersi", ha raccontato il capo della missione ucraina delle Nazioni Unite, Danielle Bell. "L'entità della distruzione in una sola notte è allarmante", ha concluso il funzionario.
Gli attacchi, con droni e missili, hanno causato danni al reparto pediatrico di un ospedale e a una scuola, hanno affermato funzionari governativi.
"I russi hanno lanciato più di 300 droni e 8 missili. Stiamo facendo tutto il possibile per attuare pienamente tutti gli accordi per la protezione del nostro popolo, allo scopo di salvare vite umane. Le mie condoglianze a tutte le loro famiglie e ai loro cari. Ci sono anche segnalazioni di decine di feriti, tutti i quali stanno ricevendo l'assistenza necessaria", ha scritto in precdenza su X il presidente ucraino parlando di "terroristi russi".
"Fin dalle prime ore della notte, i nostri soccorritori, vigili del fuoco, medici e tutti i servizi di emergenza necessari sono al lavoro sui siti degli attacchi missilistici e dei droni russi - aggiunge il capo dello Stato sul social - Le regioni di Dnipro, Poltava, Sumy, Mykolaiv e Kiev sono state colpite. La capitale è stata l'obiettivo principale del massiccio attacco. Ci sono ingenti danni alle infrastrutture residenziali. In uno dei quartieri residenziali, un'intera sezione di un condominio è stata distrutta".
"Oggi, il mondo ha assistito ancora una volta alla risposta della Russia al nostro desiderio di pace, condiviso con America ed Europa - conclude Zelensky - Nuove, spettacolari uccisioni. Ecco perché la pace senza la forza è impossibile. Ma costringere Mosca a fare la pace, costringerla a sedersi a un vero tavolo negoziale: tutti gli strumenti necessari sono nelle mani dei nostri partner. Contiamo su tutto ciò che America ed Europa stanno dicendo affinché questo obiettivo venga raggiunto".
"Questo è il modo in cui il Cremlino risponde agli appelli per la pace: con deliberato terrore e presa di mira sistematica della popolazione civile ucraina", ha affermato ancora Svyrydenko. "Putin - ha continuato - non cerca una soluzione. Sta mettendo alla prova la determinazione del mondo, continuando a ricevere conferma del fatto che l'omicidio di massa non comporta reali conseguenze".
Svyrydenko ha quindi chiesto maggiore pressione sull'economia di guerra russa, la piena sincronizzazione delle sanzioni imposte a Mosca e il rafforzamento delle difese aeree dell'Ucraina. "La pace non arriverà con i rinvii".
È "ora di esercitare la massima pressione su Mosca", ha dichiarato dal canto suo il ministro degli Esteri ucraino Andrii Sybiha sottolineando su X che si tratta di"una mattina orribile a Kiev". "Il presidente Trump è stato molto generoso e molto paziente con Putin, cercando di trovare una soluzione", ha continuato, aggiungendo: "È ora di esercitare la massima pressione su Mosca. È ora di sincronizzare tutte le misure sanzionatorie. È ora di imporre la pace con la forza".
Dal canto suo l'esercito russo ha reso noto di aver conquistato la città di Chasiv Yar, un'importante roccaforte dell'esercito ucraino nella regione di Donetsk, nell'Ucraina orientale. La città di Chasiv Yar, al centro dei combattimenti da mesi, "è stata liberata" dalle forze russe, ha dichiarato il Ministero della Difesa russo in una nota.