Vannacci, Salvini: "Fascismo archiviato dalla storia, penso al futuro". Zaia: "No revisionismo"

Il governatore del Veneto all'Adnkronos: "Leggi razziali pagina buia della storia"

Matteo Salvini, Roberto Vannacci e Luca Zaia (Fotogramma/Ipa)
Matteo Salvini, Roberto Vannacci e Luca Zaia (Fotogramma/Ipa)
10 novembre 2025 | 12.06
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"Io storia l'ho studiata all'università però il fascismo è stato archiviato e sconfitto dalla storia, quindi il dibattito storiografico lo lascio agli storici. Onestamente, con tutto l'amore per il mio passato, penso al futuro". Lo ha detto il vicepremier e leader della Lega, Matteo Salvini, rispondendo alla domanda di un giornalista a Bari, a proposito dell'ultima polemica generata da Roberto Vannacci, che ieri ha invitato a una riscrittura del fascismo, secondo l'ex capo dei parà non nato da un colpo di stato di Mussolini, definendo le leggi razziali del '38 frutto della decisione parlamentare e approvate dal Re.

Zaia: "No revisionismo, leggi razziali pagina buia della storia"

"Non c'è alcun revisionismo da fare, siamo davanti a una pagina buia della storia", ha commentato Luca Zaia interpellato dall'Adnkronos sulle ultime posizioni espresse dal vicesegretario della Lega.

Per Zaia quella pagina su cui interviene il generale Vannacci è oltretutto una pagina "buia non solo italiana, non solo dell'Europa, ma dell'umanità". Per il governatore veneto uscente di fronte "a questa pagina di storia, non possiamo non ricordare che oltre sei milioni di ebrei sono stati sterminati nei campi di concentramento, assieme a omosessuali, disabili e persone di etnia rom".

"Questo - ha concluso - mi pare sufficiente per dire che resta una ferita aperta, non c'è nulla da aggiungere se non di ricordare quante persone hanno perso la vita in virtù delle leggi razziali".

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