
Aids, speranze da terapie long acting e PrEP, il punto degli infettivologi Simit
Dagli Usa arrivano anche notizie confortanti sulla ricerca sull'Hiv. L'edizione 2025 del Croi, la Conference on Retroviruses and Opportunistic Infections tenutasi a San Francisco, ha portato una conferma importante: "I farmaci long acting rappresentano una nuova frontiera sia nel trattamento che nella prevenzione dell'Hiv. La possibilità di passare da una pillola al giorno a una singola iniezione ogni 2 mesi rivoluziona l'approccio terapeutico, migliorando l'aderenza, riducendo lo stigma e offren...