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Acampora di PizzAut: ''Da Mattarella con il sogno di fare le pizze al Quirinale con i miei ragazzi''

In una lunga intervista all'Adnkronos, il fondatore di PizzAut spiega di aver ricevuto un invito dal presidente della Repubblica Mattarella. E di voler cogliere l'occasione per lanciare l'originale proposta

Acampora di PizzAut: ''Da Mattarella con il sogno di fare le pizze al Quirinale con i miei ragazzi''
28 maggio 2025 | 13.39
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"Oggi mi è arrivata una lettera dal Quirinale. La lettera è scritta e firmata dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella". Inizia così il post che il fondatore di PizzAut, Nico Acampora, ha pubblicato questa mattina su Instagram, spiegando che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella lo ha invitato a cena, al Quirinale, per la Festa della Repubblica del 2 giugno: "Penso che Mattarella mi stia facendo un onore enorme -si legge nel post-. E penso anche che mi piacerebbe chiedergli cosa strana, senza sembrare irriverente. Vorrei chiedere al presidente Mattarella di poter tornare al Quirinale, magari il prossimo anno, con i ragazzi di PizzAut, ma non come ospiti, come lavoratori".

Interpellato dall'Adnkronos, Acampora spiega: "Sono rimasto davvero molto sorpreso dall'invito del presidente Mattarella; ci aveva invitato anche l'anno scorso, ma l'anno scorso era stato da noi a pranzo, quindi ho pensato fosse uno scambio cordiale e che la cosa sarebbe finita così. Invece questo invito mi ha riempito di gioia e mi ha sorpreso davvero tanto". Subito dopo, però, è scattata l'idea: "Ho pensato di proporre al presidente, se fosse possibile l'anno prossimo, di invitare i ragazzi, e non come ospiti, ma nella loro qualità di lavoratori". In pratica di poter mettere a disposizione i PizzAutobus, i food truck dalla livrea nera e rossa con a bordo gli 'equipaggi' dei giovani chef di PizzAut, per preparare le pizze al pranzo del Quirinale.

Tutto nasce dalla visita a Monza ad aprile del 2023, quando il presidente della Repubblica si presentò all'inaugurazione del ristorante PizzAut a Monza: "In quella occasione -ricorda Acampora- abbiamo omaggiato il presidente creando per lui la pizza 'Articolo 1'. Questa pizza aveva un sottotitolo, 'L'Italia è una Repubblica democratica fondata anche sul nostro lavoro'. E Mattarella, con una generosità incredibile, fece diventare ancora più bello l'articolo 1 della Costituzione italiana, sottolineando lo spirito di inclusione contenuto in quella frase e la sua vicinanza nei confronti della disabilità e dell'autismo. Ecco, vorremo rendere concreta quella frase, portando i ragazzi, durante la Festa della Repubblica, fondata anche sul loro lavoro, a cucinare le loro pizze agli ospiti del Quirinale".

Il progetto PizzAut, nel frattempo, continua a crescere, tanto che i PizzAutobus dai due iniziali sono già diventati sei e diventeranno 12 entro la fine del 2026: "L'idea -spiega Acampora- era di realizzarne 12, uno per ogni provincia lombarda, per dare la possibilità di far lavorare 4 ragazzi autistici su ogni food truck e portarli sul territorio per lavorare con le scuole, con le aziende, con le piazze. Non si tratta solo di costruire posti di lavoro, ma di promuovere una nuova cultura e una nuova sensibilizzazione sull'autismo. In questo momento ne abbiamo realizzati sei; due sono in arrivo entro la fine di giugno. L'obiettivo era di completarli entro la fine del 2026, ma secondo me arriveremo prima, diciamo entro il primo trimestre del 2026, con quasi un anno di anticipo sul piano che avevamo fatto".

Soprattutto, avverte, "quando li avremo completati, l'idea è di individuare su ogni provincia un'associazione che si occupa di autismo e di affidarli a loro, come una specie di franchising. Insegneremo ai ragazzi ad usarli e faremo formazione ai loro operatori in modo che ciascuna associazione possa offrire lavoro ai suoi ragazzi e avere anche degli introiti che possono aiutare l'associazione". Già, perché i food truck sono totalmente sostenibili: "con PwC abbiamo fatto un piano di impresa per cui il food truck non solo copre tutte le sue spese, ma copre gli stipendi dei ragazzi e addirittura genera utili". Un progetto che gli esperti della finanza definirebbero 'win-win'.

"In realtà -puntualizza Acampora- è un progetto 'ultra-win' perché oltre a stare in piedi da un punto di vista economico, riesce a fare questo lavoro incredibile, dando lavoro a persone autistiche, creando cultura nella società, accrescendo la sensibilità al tema". Già numerose le grandi realtà del panorama economico e finanziario che hanno già scommesso su PizzAut, donando un food truck. Tra queste, Rovagnati, Autogrill, Iveco, Teha Ambrosetti, Oleificio Zucchi, Lactalis, Generali/Fondazione Cattolica, Edison e la cordata Quantum Retail, che comprende brand come Piquadro, Prima Classe, Alviero Martini l'Erbolario. E anche molte quelle che hanno assunto ragazzi autistici in distacco, GroupM, Lidl, Manpower, Sew, Edison, Randstad e Hilton solo per citarne alcune.

Far conoscere, spiegare e aiutare le persone a capire l'autismo può essere la chiave giusta per accrescere ulteriormente la fiducia in questi ragazzi: "E' anche una questione di educazione -afferma Acampora-. Per questo abbiamo postato una 'call' sui social in cui invitiamo le scuole interessate a ricevere un PizzAutobus; faremo un primo momento di confronto con gli studenti sul tema dell'inclusione e poi cucineremo le pizze. Abbiamo già avuto un'esplosione di adesioni. Per il momento abbiamo pensato solo alle province di Milano e di Monza perché siamo già attivi su quei territori; quando affideremo i food truck anche alle altre province, sarà ancora più bello". Soprattutto, sarà un modo nuovo e diverso di "fare il sociale", perché "la differenza fra lo stare chiuso in casa o in un centro diurno e poter invece lavorare e uscire è abissale. E non solo per il singolo ragazzo e per la sua famiglia, ma anche per la società intera perché i ragazzi non sono più un costo sociale, ma diventano una risorsa. E gli cambia la vita in un modo così positivo che è difficile da descrivere".

L'attesa ora è tutta rivolta all'invito del Quirinale, per poter mettere in agenda l'appuntamento del prossimo anno. Nel frattempo i ragazzi continueranno a fare le loro esperienze, che ad oggi contano anche tappe molto importanti come l'invito all'Onu e al Parlamento europeo a Bruxelles: "Siamo stati a New York, alle Nazioni Unite nella Giornata mondiale dei diritti delle persone disabili; abbiamo cucinato ad Assisi per il G7 della disabilità, su invito del ministro Alessandra Locatelli; abbiamo cucinato anche al Senato della Repubblica. E le nostre pizze sono arrivate anche a Bruxelles, al Parlamento europeo". In quella occasione c'è stato anche un divertente siparietto con la presidente Roberta Metsola: "Le avevamo messo il grembiule rosso e a un certo punto uno dei ragazzi, che non l'aveva riconosciuta, l'ha presa per mano per portarla a sparecchiare i tavoli. Lei è stata davvero molto gentile e cortese. E' finita con molti sorrisi e un abbraccio".

Riuscire ad essere il 2 giugno al Quirinale sarebbe davvero importante: "Il 2 giugno è una data simbolica -riflette Acampora-. Sarebbe un messaggio straordinario, alla nazione. Oltre alla bellezza di vedere i ragazzi nella casa degli italiani, sarebbe un messaggio anche sul tema del lavoro in generale. Un lavoro che è per tutti, che è inclusivo e fa bene alle persone che lavorano; ma fa bene anche alla nazione tutta, aiutando anche i conti pubblici. Sarebbe -conclude- un messaggio davvero straordinario".

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