Al Bano: "Famiglia nel bosco? Li ospito, ma mi hanno detto di aspettare"

"Se cercano lavoro gli trovo anche quello", ha detto a 'Un Giorno da Pecora'

Al Bano - Fotogramma /Ipa
Al Bano - Fotogramma /Ipa
16 dicembre 2025 | 17.05
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"La mia disponibilità ad ospitare i membri della Famiglia del bosco? Quando la offrì una signora mi disse che avrei dovuto aspettare il 16 dicembre, che è oggi. Quindi vediamo cosa diranno". A parlare, ospite di Rai Radio1, a Un Giorno da Pecora, è il cantante e imprenditore Al Bano Carrisi, intervistato da Giorgio Lauro e Geppi Cucciari. "Io sono sempre disponibile per ospitarli nel mio bosco - ha ribadito l’artista - quando e come vogliono". Ed ha aggiunto che "se vogliono il lavoro troveremo anche quello”, ha assicurato Al Bano a 'Un Giorno da Pecora'.

Lo scorso 4 dicembre il tribunale per i minorenni dell’Aquila si è riservato la decisione sulla richiesta di revoca dell’ordinanza di allontanamento presentata dai legali della coppia. Oggi, 16 dicembre, presso la Corte d'appello dell'Aquila è in programma l'udienza per il ricorso contro l'ordinanza emessa dal tribunale dei minori.

Intanto la tutrice dei minori, Maria Luisa Palladino, ha fatto il punto sul percorso educativo dei tre bambini figli di Nathan e Catherine Trevallion che, ha spiegato, "non sanno leggere". Il padre è rimasto da solo nel casolare nel bosco di Palmoli, in Abruzzo. I bambini - una bambina di 8 anni e due fratellini di 6 - da circa un mese sono invece stati trasferiti in una casa famiglia dove risiede anche la madre, che condivide con i figli una parte della giornata.

"Non sanno leggere, stanno imparando l'alfabeto", ha spiegato, come riferisce il Messaggero. "La bambina più grande, sotto dettatura, sa scrivere solo il suo nome. Nella struttura colorano, fanno i puzzle, interagiscono con gli altri coetanei e stanno capendo che le attività che stanno facendo sono per il loro interesse", aggiungeva.

"Tuttavia, si stanno incastrando tasselli positivi. La mia relazione sarà redatta nell'interesse dei minori", ha detto, evidenziando che "si sta lavorando per permettere al padre di trascorrere più tempo con i figli: martedì, giovedì e sabato potrebbero diventare giornate regolari di incontro", afferma in vista del prossimo step.

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