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Caso Garlasco, legale Andrea Sempio: "Aveva già detto di aver frequentato ogni locale della casa"

Angela Taccia ha ritirato le 80 pagine della copia della consulenza di parte sull’impronta di Andrea Sempio: "Non è una perizia". E sottolinea: "Non mi risultano proprio sue confessioni scritte"

Andrea Sempio con Angela Taccia - (Fotogramma/Ipa)
Andrea Sempio con Angela Taccia - (Fotogramma/Ipa)
21 maggio 2025 | 16.19
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“Vorrei precisare che non è una perizia, ma una consulenza della Procura quindi una consulenza di parte, andrà verificato il tutto. Adesso lavoreremo con calma e lucidamente e capiremo il da farsi”. Così l’avvocata Angela Taccia, che questa mattina ha ritirato le 80 pagine della copia della consulenza di parte sull’impronta di Andrea Sempio trovata sul muro della scala che porta alla taverna di casa Poggi.

Andrea aveva già dichiarato a tutti, anche ai media, di aver frequentato ogni locale della casa della famiglia Poggi, tranne la camera matrimoniale dei genitori di Marco e Chiara”, ha aggiunto la legale ai microfoni di Storie Italiane su Rai 1 con Eleonora Daniele. E sulle presunte confessioni scritte da parte del ragazzo trovate nei rifiuti, ha spiegato: “A me non risultano proprio, risultano dai media e per i media suo papà era già morto un anno fa. Attenzione a quello che si sente, bisogna vedere gli atti e con calma e lucidità capire cosa c’è effettivamente e lavorarci sopra”.

“La madre di Sempio era già stata male prima con la crisi di panico, non quando ha sentito il nome di quella persona - ha dichiarato relativamente al malore della donna sentita come testimone lo scorso aprile - Io dentro non c’ero, la mano sul fuoco non posso metterla, ma è tutto videoregistrato. Non è vero che ha sentito quel nome ed è svenuta, non è andata così”. E sullo svenimento di Sempio, a seguito delle domande dei Carabinieri sul suo alibi nell’interrogatorio del 2008, ha chiarito: “Non ci risulta, e poi quello non è un alibi. Hanno chiesto uno scontrino e gliel’ha fornito".

"Se volete saperlo - ha concluso Taccia - durante la perquisizione, l’ultima eseguita a casa dei genitori di Sempio, è stato trovato un altro scontrino di marzo 2020. Quindi il collega Lovati, giustamente un po’ scherzando, perché a questo punto non c’è più limite a niente, ha detto ‘andremo a verificare se c’è stato un altro omicidio quel giorno lì’. La famiglia Sempio tiene tutto”.

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