Furto banche dati, il Riesame di Milano respinge i domiciliari per Pazzali

L'ex presidente di Fondazione Fiera Milano è tra i 15 indagati per il caso del presunto dossieraggio Equalize. Renzi si costituisce parte civile nel procedimento

Enrico Pazzali - Ipa
Enrico Pazzali - Ipa
31 luglio 2025 | 13.22
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Il Tribunale del Riesame di Milano ha deciso sulla vicenda Equalize e ha respinto la richiesta dei domiciliari per Enrico Pazzali, ex presidente di Fondazione Fiera Milano ed ex titolare dell'agenzia investigativa con sede in via Pattari. I giudici - che si erano già espressi con "4 ordinanze con declaratoria di inammissibilità" - hanno deciso sulle dodici posizioni ravvisando "la sussistenza di un grave quadro indiziario in relazione alla prospettazione accusatoria per tutti gli indagati", ma allo stesso tempo accogliendo soltanto la richiesta di arresti domiciliari per l'imprenditore Lorenzo Sbraccia (già ai domiciliari per altra causa), misura sospesa dovendosi attendere l'eventuale giudizio di legittimità.

Proprio ieri la Procura di Milano ha chiuso il primo filone d'indagine sull'inchiesta legata al presunto dossieraggio illecito: 15 le persone a cui è stato notificato il provvedimento tra cui lo stesso Pazzali. Tra i destinatari del provvedimento anche l'esperto informatico Nunzio Samuele Calamucci, gli altri hacker Massimiliano Camponovo e Giulio Cornelli e l'imprenditore Lorenzo Sbraccia. Esce di scena Carmine Gallo, l'ex super poliziotto tra gli arrestati dello scorso ottobre, morto a marzo.

Renzi parte civile nel procedimento

Intanto il senatore Matteo Renzi ha dato mandato ai propri legali di costituirsi parte civile nel procedimento Equalize. Lo rende noto Italia viva.

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