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Coppia uccisa in casa a Bologna, coinquilino ripreso prima della fuga: il punto degli investigatori

Il 48enne venezuelano avrebbe messo due coltelli nelle mani delle vittime e frugato nei loro borselli prima di scappare a Barcellona per poi essere arrestato

Assassinio di Luca Monaldi e Luca Gombi, il palazzo a Bologna dove è avvenuto il duplice omicidio - Fotogramma /Ipa
Assassinio di Luca Monaldi e Luca Gombi, il palazzo a Bologna dove è avvenuto il duplice omicidio - Fotogramma /Ipa
03 giugno 2025 | 13.24
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Dopo il ritrovamento ieri mattina all'alba dei corpi del 54enne Luca Monaldi e del 50enne Luca Gombi, uccisi nella loro casa di piazza dell’Unità, nel quartiere Bolognina, la questura di Bologna ha rivelato durante una conferenza stampa alcuni particolari di grande importanza relativi al duplice omicidio.

In particolare, dopo aver reso noto l’arresto del venezuelano Genaro Maffia, 48 anni, coinquilino della coppia, stamane la Questura ha specificato che le telecamere di sorveglianza attive nella zona dell’abitazione avrebbero immortalato l’uomo intento ad uscire dallo stabile attorno alle ore 6 “con al seguito due valigie e uno zaino” e diretto verso la piazzola dei taxi poco distante dalla residenza.

Nei minuti precedenti, il 48enne avrebbe “frugato nei borselli delle vittime, dove sono presenti delle tracce ematiche”, un fatto che porterebbe a pensare ad una “possibile alterazione della scena del crimine”.

Il tutto, specifica la Questura, “sarà oggetto di accertamento”, che nel frattempo ha posto l’attenzione anche sul comportamento del presunto responsabile durante il volo che lo ha condotto in Spagna: infatti, come specificato durante la conferenza stampa, all’arrivo a Barcellona l’uomo “era vestito diversamente rispetto a come era partito, aveva una maglia diversa, quindi ha avuto la possibilità di cambiarsi gli abiti”, probabilmente a bordo dell’aereo.

Un fatto che, visto il quadro sempre più pesante a suo carico, potrebbe far ipotizzare ad un tentativo di camuffamento per sfuggire alle ricerche delle forze dell’ordine, che però lo hanno arrestato attorno alle ore 17.

Inoltre, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, il 48enne averebbe avrebbe inserito due coltelli nelle mani delle vittime, “di cui uno sporco di sangue e uno pulito”, circostanza che però “non sarebbe compatibile con la ricostruzione dei fatti”. Il tutto, specifica la Questura, “sarà oggetto di accertamento”. Sono ancora in corso le indagini per capire il movente del duplice omicidio.

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