Papa riceve i governanti, Meloni: "Insegnamenti preziosi, ne faremo tesoro"

La premier: "Il Santo Padre ha ricordato che la politica va interpretata come missione e non come professione"

Papa Leone XIV e Giorgia Meloni
Papa Leone XIV e Giorgia Meloni
21 giugno 2025 | 09.23
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"Promuovere e tutelare, al di là di qualsiasi interesse particolare, il bene della comunità, specialmente in difesa dei più deboli ed emarginati". Lo ha ammonito Papa Leone XIV ricevendo in udienza i governanti. Tra loro anche la presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni. "Ad esempio - ha detto nel discorso in inglese - si tratta di adoperarsi affinché sia superata l’inaccettabile sproporzione tra una ricchezza posseduta da pochi e una povertà estesa oltremisura".

"Quanti vivono in condizioni estreme gridano per far udire la loro voce e spesso non trovano orecchie disposte ad ascoltarli. Tale squilibrio - ha avvertito - genera situazioni di permanente ingiustizia, che facilmente sfociano nella violenza e, presto o tardi, nel dramma della guerra. Una buona azione politica, invece, favorendo l’equa distribuzione delle risorse, può offrire un efficace servizio all’armonia e alla pace sia a livello sociale, sia in ambito internazionale".

Meloni: "Insegnamenti preziosi, ne faremo tesoro"

''Faremo tesoro dei preziosi insegnamenti che Papa Leone XIV ci ha consegnato questa mattina in Vaticano in occasione del Giubileo dei Governanti e degli Amministratori'', ha dichiarato la premier Meloni.

''Il Santo Padre ha ricordato - ha sottolineato la presidente del Consiglio - che la politica va interpretata come missione e non come professione, e ha richiamato chiunque ricopre incarichi politici e di responsabilità a non perdere mai di vista la dignità della persona, ad operarsi sempre per il bene della comunità, a tutelare la famiglia e la vita e a promuovere l’educazione integrale dei giovani''.

''Particolarmente potente - ha evidenziato - la riflessione sulla legge naturale come bussola che deve orientare il legislatore e l’azione politica''.

''Altrettanto significativo - ha rimarcato ancora - il monito del Papa sulle enormi sfide etiche, giuridiche e antropologiche innescate dall’intelligenza artificiale. L’Italia proseguirà nel suo impegno, tanto a livello nazionale quanto internazionale, per garantire che lo sviluppo dell'Ia sia governato dall’uomo e abbia come fine ultimo l'uomo''.

''Continueremo altresì a fare la nostra parte per difendere la libertà religiosa, diritto naturale che precede ogni formulazione giuridica ma che purtroppo viene ancora oggi calpestato in troppe Nazioni del mondo'', ha affermato la premier.

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