
Per la categoria narrativa con "I titoli di coda di una vita insieme" (Einaudi)
È Diego De Silva il vincitore della 96esima edizione del Premio Letterario Viareggio-Rèpaci per la categoria narrativa con "I titoli di coda di una vita insieme" (Einaudi). Ad annunciare la vittoria, nella notte di sabato 26 luglio, in piazza Mazzini a Viareggio (Lucca), è stato il presidente della giuria Paolo Mieli che ha consegnato all'autore il prestigioso riconoscimento. Secondo la giuria nel romanzo, De Silva, "con la sua immancabile ironia diventata lo strumento per mettere a fuoco ciò che davvero conta, riesce a raccontare con forza - attraverso le voci di Fosco e Alice - le speranze, le delusioni, le felicità dimenticate e quel groviglio di emozioni che da sempre accompagna la fine di un amore".
"Sono stato in finale al Premio Viareggio-Rèpaci nel 2001 da esordiente. Oggi, 25 anni e 14 libri dopo, potrei dire che non provo più le emozioni di un tempo, ma non è così", ha commentato De Silva. "Vincere il Premio Viareggio, per la sua storia e il suo prestigio, e per quel legame con quel timido me di 25 anni fa, mi dà emozione, eccome se me la dà. Anche perché 'I titoli di coda di una vita insieme', tra tutti i libri che ho scritto, è forse quello più carico di vissuto".
Nel corso della cerimonia di premiazione, condotta dalla giornalista del Tg1 Monia Venturini, con le irresistibili e taglienti incursioni di Riccardo Rossi, sono stati protagonisti anche gli altri finalisti per la narrativa - Dario Buzzolan (Baracca e Burattini, Mondadori) e Massimiliano Governi (Il pronipote di Salgari, Baldini e Castoldi) - oltre ai premiati Mariangela Gualtieri, vincitrice per la poesia con "Ruvido umano" (Einaudi) ed Ernesto Galli della Loggia che si è aggiudicato il premio per la saggistica con "Una capitale per l'Italia" (Il Mulino). E ancora i premi speciali Paulina Spiechowicz (Premio Internazionale), Alessandra Sardoni (Premio Giornalistico) e Sofia Assante (Premio Opera Prima).
"Il Premio Viareggio-Rèpaci continua a essere un luogo di incontro tra generazioni, linguaggi e visioni del mondo - ha dichiarato Paolo Mieli durante la cerimonia - Questo è il suo valore più grande che ci impegniamo a custodire e rinnovare ogni anno mentre siamo proiettati verso il secolo. Anche questa edizione si è distinta per l’altissimo livello delle opere in concorso, che hanno saputo coniugare profondità di pensiero, originalità stilistica e un forte legame con le urgenze del nostro tempo".
"Desidero ringraziare tutti gli autori e le autrici che hanno partecipato, i membri della giuria per il loro impegno rigoroso e appassionato, e il pubblico che ha seguito con partecipazione ogni fase del premio, ed è stato bellissimo vedere anche quest’anno la piazza piena. Un plauso particolare va ai vincitori, che con le loro opere hanno offerto nuove prospettive e stimoli di riflessione", ha aggiunto il vicepresidente della giuria Leonardo Colombati.